Sboarina e quel 10% che manca per il secondo mandato

Venerdì abbiamo pubblicato un sondaggio di “Fabbrica Politica”, agenzia demoscopica affidabile e attenta alla politica veronese. I risultati sono interessanti, ma come tutti i sondaggi vanno interpretati, altrimenti si cade nel famoso errore di quello dal quale risultava che, avendo 10 persone mangiato 5 polli, ognuno aveva mangiato mezzo pollo, quando in realtà 5 se n’erano mangiato uno a testa e gli altri erano rimasti a bocca asciutta. Allora soppesiamo e contestualizziamo i dati.

Federico Benini, giovane consigliere comunale del Pd, ha fatto un buon lavoro se si considera che il 63% ha fiducia in lui. Con ciò non si deve illudere di fare il sindaco. Il dato risente del fatto che essendo all’opposizione Benini ha molta visibilità. Il che non si traduce necessariamente in suffragi, visto che nelle intenzioni di voto non supera il 27% e che la sinistra in genere si attesta attorno al 20%. 

Tosi viaggia fra il 23% e il 28%. Percentuale non trascurabile che dimostra che nonostante da tre anni sia un semplice consigliere comunale, rappresenti ancora per molti veronesi un’alternativa non trascurabile per la leadership della città.

Chi batte tutti in quanto a fiducia è Polato, col 71%, dato confermato dai suoi oltre 10 mila voti di preferenza alle regionali. Anche qui gioca molto la visibilità ottenuta con la campagna elettorale, col Covid e col nubifragio di settembre. Visibilità avuta anche da Sboarina, che però si ferma solo al 58%. Dato che se per Polato è molto confortante, lo è di meno per il sindaco, specie se messo in relazione con il gradimento del suo operato (48%) e con l’ipotesi di una sua ricandidatura alla guida della stessa coalizione del 2017 che ottiene appena il 40,9%. Il che significa che non vincerebbe al primo turno, ma dovrebbe andare al ballottaggio. Per Sboarina c’è quindi un problema di consenso, non insormontabile, ma colmabile in quest’ultima parte del mandato con qualche realizzazione visibile che abbia la forza di spostare quel 10% dei veronesi che gli manca.

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