Se il coltello è palestinese, tutto va bene. In caso contrario…
Caro Direttore,
possono le frasi di un padre per la morte di un figlio pugnalato da un fanatico palestinese fare incazzare? [//]
Può il rispetto per il dolore essere superato dall’indignazione di certe affermazioni?
“Volevo uccidere un ebreo, mi sono sbagliato” ha detto quell’assassino.
Il padre del ragazzo ha detto: “che si sia trattato di un errore aumenta solo la sofferenza”.
Allora, caro Direttore, facciamo un po’ di fantascienza: il volontario italiano viene ammazzato da una pattuglia di militari israeliani che, per errore, lo scambiano per terrorista palestinese: attendo da Lei e da chiunque altro una ipotetica sequela di dichiarazioni dei familiari del ragazzo e dei rappresentanti del nostro attuale governo.
Stiamo a sentire.
Cordialità.
Massimo C. Denominatore
25 Agosto 2006
Editoriali & commenti
Se il coltello è palestinese, tutto va bene. In caso contrario…