Società sportive al verde. Il centrodestra: Gli azzeccagarbugli hanno già fatto le prime vittime. Problema per centinaia di famiglie

Le associazioni sportive dilettantistiche, che gestiscono i campi da calcio e rugby comunali, sono le prime vittime della maggiore burocrazia voluta dalla nuova Amministrazione. Sono 35 le società guida alle quali non è ancora stato liquidato il saldo delle spese di manutenzione già fatte nella stagione sportiva conclusa a giugno 2022. Liquidati solitamente a luglio, gli importi vanno da un minimo di 1.750 euro (Usd Cadore) a un massimo di 12.600 euro (Asd Real San Massimo). Sono circa 400 i bambini e ragazzi iscritti ad ognuna delle società, presenti in tutte le Circoscrizioni tranne la Prima.

Motivo del ritardo, per il quale non si prevede la data dello sblocco, è il rimpallo fra uffici comunali (Direzione Sport, Affari generali e Circoscrizioni) su chi deve firmare il nulla osta, finora firmato dallo Sport. Per uscire dal dilemma, invece che snellire, la soluzione è stata di aggiungere carte: adesso i volontari delle società guida dovranno firmare un’autocertificazione sui lavori anche se c’è già la fattura che certifica la spesa. Ma il giro delle carte si allunga ancora di più perché sarà la Circoscrizione, priva di specifica competenza a controllare, solo alla fine del giro il Comune liquida.

Presenti alla conferenza stampa: Federico Sboarina/Battiti, Marco Padovani/Fratelli d’Italia, Paolo Rossi/Verona Domani, Alberto Padovani/presidente Quarta Circoscrizione, Raimondo Dilara/presidente Quinta Circoscrizione.

Federico Sboarina: “Gli azzeccagarbugli della sinistra sono già al lavoro. Follia aggiungere un’autocertificazione quando la fattura di per sé certifica la spesa. Aggiungere passaggi inutili, rispetto a una procedura utilizzata da decenni, non è certo l’annunciato snellimento della Giunta Tommasi. Avere la delega allo Sport non significa andare a giocare a calcio la domenica, significa che il sindaco deve permettere a tutti gli altri di giocare. Deve dedicare tempo ai problemi di decine di società e centinaia di famiglie”.

Marco Padovani, Fratelli d’Italia: “E’ opportuno che il sindaco Tommasi torni a Verona a occuparsi di questa questione, avere a cuore lo sport non vuol dire scendere in campo a Fosse, dove di sicuro i soldi li avranno già ricevuti. Per stare dalla parte dei cittadini bisogna snellire le incombenze, non aggiungerne di nuove facendo perdere tempo con carte inutili”.

Alberto Padovani: “Le Circoscrizioni non hanno personale in grado di fare i controlli sui lavori, non a caso finora il nulla osta è sempre stato fatto dai tecnici del settore Sport. Inutile anche il doppione dell’autocertificazione, che serve solo a allungare i tempi. Chissà se per dicembre arriverà il saldo. Ma questo non è l’unico rimpallo, adesso se ne profila un altro, sulle palestre delle scuole. Saranno dell’Edilizia sportiva o di quella Scolastica? Intanto ci sono ragazzi che non possono utilizzare le docce rotte. La Giunta Sboarina aveva già trovato la soluzione”.

Paolo Rossi: “Per il ruolo sociale e aggregativo svolto da queste società verso i giovani, il nostro sforzo è sempre stato quello di spianare la strada e non certo di complicarla. Agevolare significa, ad esempio, fare convenzioni pluriennali in modo che le associazioni possano programmare. Invece al momento le regole vengono solo complicate”.           

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