Super-Mario è una polpetta avvelenata per il Centrodestra

Domani Mattarella conferirà l’incarico a Mario Draghi. Il mandato sarà di fare un governo di unità nazionale per affrontare l’emergenza Covid ed evitare le elezioni che per il Capo dello Stato non sono opportune. Ovvio che se Draghi fallisse il voto diventa obbligato. La scelta è sicuramente di “alto profilo“, come ha detto. Sarà però tutto da vedere se Draghi accetterà la “mission impossible” con lo stesso Parlamento senza maggioranze. 

Ma quello che è l’estremo atto di Mattarella per evitare il giudizio popolare, appellandosi alla pandemia e sottolineando che laddove s’è votato i contagi sono aumentati (?!) è anche una polpetta avvelenata per il centrodestra. Se infatti si dovesse verificare il caso che Berlusconi decidesse di dare l’appoggio di FI ad un governo di salute pubblica a guida Draghi e magari Lega e FdI rimanessero fuori, il Presidente prenderebbe due piccioni con una fava: eviterebbe le elezioni e spaccherebbe il centrodestra. I leader della coalizione devono quindi stare molto attenti e tenere ben presente che l’unità del centrodestra è un valore cui non rinunciare per nessun motivo. La cazzata fatta da Salvini nel 2018 insegna. 

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