Alfredo Meocci: tranquilli, nemmeno Draghi farà risorgere la DC
«Una nuova DC? Rifare la Democrazia cristiana? Beh, io ci starei. Io la rivorrei la vecchia DC. Però con chi potrei farla? Se mi guardo attorno non vedo nessuno disponibile alla chiamata…». Alzi la mano chi in questi giorni rivedendo Mastella e signora, Bruno Tabacci, Lorenzo Cesa, Pierferdinando Casini, lo stesso Mario Draghi, non abbia avuto un flash-back: il ritorno alla prima repubblica, con torme di democristiani a cavalcare liberi le praterie della politica nazionale. E a chi ...
Bibbidi bobbidi boo e il Centrodestra non esiste più
(di Paolo Danieli) C'era una volta il centrodestra. Questa la sintesi della vicenda Draghi. Almeno per quel che riguarda l'area cui appartengo: la destra. La parola "centro" non m'è mai piaciuta. L'ho sempre considerata il luogo politico di chi non ha il coraggio di dichiararsi. O peggio, di chi ritiene di trarre vantaggio dal posizionarsi in modo da accordarsi ora di qua, ora di là. Noi di destra, quella che per quarant'anni s'è chiamata Msi, il centrodestra lo abbiamo dovuto accettare ...
Meloni può spaccare il blocco giallorosso. Ma deve agire, pena l’emarginazione
Dieci minuti dopo aver appreso dell'incarico a Draghi avevamo detto che poteva essere una polpetta avvelenata per il centrodestra. Mattarella con una sola mossa avrebbe evitato le elezioni e spaccato il centrodestra. Ci sta riuscendo. Se Draghi, come pare, avrà i numeri, il suo governo partirà e addio voto fino al 2023. Se Draghi, come pare, avrà l'appoggio di Forza Italia, il centrodestra è rotto. Con tutto quel che ne consegue.
Tutto questo non è ancora accaduto, ma si sta compiendo. ...
Verona e Roma hanno la stessa esigenza, tenere unito il Centrodestra
(di Paolo Danieli) Verona e Roma parallele. Non perché non s'incontrano mai - è un bel po' che non s'incontrano più- ma perché in questo momento hanno la stessa esigenza: l'unità del centrodestra. Qui in riva all'Adige, perché è l'unica condizione per vincere le comunali del 2022. Là in riva al Tevere, perché è l'unico modo per evitare che la sinistra vinca le prossime elezioni.
Sia a Verona che a Roma i partiti che lo compongono devono trovare la quadra. Ognuno deve cedere su ...
Fantacalcio con Draghi in campo: M5S e Pd all’opposizione se nasce un “patto per la Repubblica”
Ragazzi, inizia il fantacalcio! Proviamo a vedere se il Centrodestra può rientrare clamorosamente al governo con Mario Draghi buttando fuori dai ministeri - e soprattutto dalle centinaia di nomine da fare negli enti pubblici - gli azionisti del Conte-bis, ovvero CinqueStelle e Partito democratico. L'occasione è ghiotta, ma funzionerebbe? L'attuale Senato è composto da 321 membri (sei i senatori a vita, uno di diritto - il Presidente emerito, Giorgio Napolitano - e cinque di nomina preside...
Draghi? l’occasione per imporre all’Europa i temi di una Destra che vuole vincere
(di Diego Marchiori) Le mie radici culturali e l’amor di Patria mi inducono a offrire una riflessione in merito a quanto sta accadendo in queste ore al Governo dell’Italia, le cui questioni toccano inderogabilmente tutti. La chiamata di Draghi da parte del Presidente della Repubblica, e l’invito a formare un governo che non sia di alcun schieramento politico, è un’occasione unica per il futuro di Lega e Fratelli d’Italia. Si può essere in disaccordo sulla giustificazione di evitare ...
Super-Mario è una polpetta avvelenata per il Centrodestra
Domani Mattarella conferirà l'incarico a Mario Draghi. Il mandato sarà di fare un governo di unità nazionale per affrontare l'emergenza Covid ed evitare le elezioni che per il Capo dello Stato non sono opportune. Ovvio che se Draghi fallisse il voto diventa obbligato. La scelta è sicuramente di "alto profilo", come ha detto. Sarà però tutto da vedere se Draghi accetterà la "mission impossible" con lo stesso Parlamento senza maggioranze.
Ma quello che è l'estremo atto di ...
La morte di un governo piccolo, piccolo. E la fine della giostra nel paese di Pulcinella
(di Bulldog) Roberto Fico che esce scunrnacchiato dal Quirinale è un'immagine che da sola vale i patemi d'animo che ci riserveranno le prossime settimane. Governo tecnico sì, governo istituzionale nì, maggioranza Ursula no, Mario Draghi superstar, Draghi mostro Bilderberg...Ne avremo da sentire e da leggere delle belle. Ma di bello c'è la notizia che il governo di Giuseppe Conte è finito, che la maggioranza giallo-rossa è finita esattamente lì dove era finita quella giallo-verde, nello ...
L’unico evento eccezionale della crisi è la paura delle libere urne
Un problema non si può risolvere se non si rimuove la causa. Questo vale anche in politica. Pretendere di risolvere la crisi politica -non solo di governo- agendo sugli effetti è sbagliato. Le dimissioni di Conte sono la conseguenza dell'ingovernabilità data dalla composizione del Parlamento uscita dalle elezioni del 2018. Mattarella potrà dare l'incarico a chicchessia, di far esplorare ancora quanto è già noto e chiarissimo a tutti, ma il problema di costituire una maggioranza in grado ...
La sinistra che ha paura del popolo si affida a banchieri e legulei, cioè a quelli che ha sempre combattuto
Una sinistra che ha paura del popolo non è più sinistra. E allora che cos'è? Se lo deve chiedere chi si sente "di sinistra". Soprattutto chi - ne conosco e li stimo- che al Pci, al Psi & affini hanno dedicato un pezzo di vita. E anche quei giovani in buonafede che a "sinistra" ci si sono ritrovati con motivazioni diverse.
La sinistra è al governo dal 2011, quando Napolitano, d'accordo con Bruxelles, sostituì Berlusconi, che aveva vinto le elezioni, con Monti, che non aveva neanche ...
Conte ha dei numeri, ma non la forza. Lo sanno tutti, a cominciare dalla Pfizer
140 contrari. 156 favorevoli. 16 astenuti. Dei 156 favorevoli: 3 senatori a vita, non eletti da nessuno. 2 transfughi da Forza Italia. 3 del gruppo misto che hanno cambiato idea dalla sera alla mattina. 2 senatori che hanno votato dopo che la votazione era stata chiusa. Insomma: al Senato la maggioranza Conte non ce l'ha. E lo sa. Come sa che in queste condizioni non può governare, non può far più niente. Conseguenza: deve andare subito al Quirinale, dove c'è Mattarella che tutto questo lo ...
Crisi aperta, Mattarella ora può salvare il Paese
La crisi di governo è aperta. Conte temporeggia. Speranza di trovare qualche voto in Senato, dove la sua ex-maggioranza è sempre stata più debole. Ma si tratterebbe solo di prolungare l'agonia. Bisogna guardare in faccia la realtà. Che lui non lo voglia fare è umano. Ma gli italiani, e soprattutto Mattarella, la realtà la devono guardare. E sanno benissimo che la maggioranza messa assieme con lo scotch, prima con l'alleanza giallo-verde e poi con quello rosso-verde, non ha mai avuto ...