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Celebriamo il 4 Novembre cambiando nome a piazzale Cadorna, che mandò al macello i nostri soldati 

Il piazzale che si trova dalla parte nord del ponte della Vittoria, prima di via 4 Novembre, è intitolato al generale Luigi Cadorna, il predecessore di Diaz prima di essere destituito dopo la disfatta di Caporetto...

Le trincee della Grande Guerra di Malcesine inaugurate e aperte al pubblico 

Inaugurate le trincee di Navene. Ieri mattina, domenica 8 ottobre, Malcesine ha riletto la sua storia aprendo ufficialmente al pubblico un importante sito storico recuperato grazie al lavoro degli alpini e degli esperti. Nei giorni in cui triste protagonista è un’altra grave guerra che sta colpendo il Vicino Oriente, Malcesine ricorda i danni della Prima Guerra Mondiale e il ruolo dei suoi alpini.  L'importanza di recuperare e preservare le trincee Non sono infatti mancati i ...

Malcesine investe sul ricordo e recupera le trincee di Navene

I siti della Grande Guerra recuperati e valorizzati con un investimento di 250mila euro per riportare alla luce la storia della nostra città. Si tratta di un lavoro d’archivio basato su cartine originali che indicano con precisione le postazioni di artiglieria, le linee difensive e gli osservatori attivi fino alla fine del ’17 e, fino ad oggi, dimenticati e nascosti da una folta vegetazione. Le trincee di Malcesine sono ora visitabili e verranno ufficialmente presentate domenica 8 ottobre ...

Società letteraria: Dario Colombo presenta Boemia, la storia di 100.000 italiani trasferiti in Repubblica Ceca alla vigilia della Grande Guerra.

Lunedì 25 settembre alle ore 17,30 nella Sala Montanari della Società Letteraria di piazzetta Scalette Rubiani a Verona il giornalista Dario Colombo presenta il suo nuovo volume “Boemia. Il popolo scomparso”, pubblicato da Minerva...

4 Novembre. L’occasione per cambiare nome a piazzale Cadorna, macellaio dei soldati italiani

La commemorazione del 4 Novembre e la trasmissione del un docu-film Rai sul milite ignoto ci fanno ricordare i 650 mila morti della 1^ guerra mondiale. Uomini, giovani da tutt’Italia, giovanissimi come i "ragazzi del '99", furono inviati al fronte per combattere una guerra di cui poco sapevano. L’analfabetismo era ancora diffuso in un paese agricolo unificato da poco. Il contadino siciliano spedito a combattere in Veneto non sapeva granché dei motivi per i quali doveva andare a rischi...