Tione: a Bussolengo, Pastrengo e Castelnuovo del Garda interventi per bloccare l’espansione delle nutrie assieme al Parco Natura Viva

(di Stefano Cucco) Il Consorzio di Bonifica Veronese, guidato da Alex Vantini, ha portato a termine un importante intervento per la sistemazione idraulica del fiume Tione dei Monti: Lavori per la messa in sicurezza idraulica del fiume Tione dei Monti nei Comuni di Bussolengo, Castelnuovo del Garda e Pastrengo. L’intervento ha comportato, principalmente, la risagomatura e messa in sicurezza delle sponde, per ripristinare la sicurezza idraulica, con posa di pietrame come rinforzo degli argini. Scopo dei lavori è stato anche quello di limitare la diffusione della nutria, specie ormai endemica anche nei corsi d’acqua del nord della provincia e grave fonte di pericolo per la tenuta di argini e strade spondali. L’intervento, dell’importo di 800mila euro, è stato finanziato tramite il DPCM con il “Piano stralcio per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

“Per eseguire questi lavori e per rendere accessibile l’alveo per le future manutenzioni da parte del Consorzio di Bonifica”, spiega Francesco Udali, progettista e direttore lavori, “è stato però necessario procedere in alcuni casi al taglio delle piante presenti sulle sponde, che avevano raggiunto altezze considerevoli e che per la loro dimensione e precaria stabilità rappresentavano un potenziale pericolo durante gli eventi temporaleschi, specie se associati a forte vento”.

Successivamente alla conclusione dell’intervento, contatti con la proprietà del Parco Natura Viva – che insiste proprio sul bacino del fiume Tione dei Monti – hanno portato al progetto di piantare delle essenze arboree che ricreassero l’ambiente naturale precedente. L’idea ha preso slancio grazie al Master in Gestione Sostenibile del rischio idrogeologico in ambienti montani che l’ingegner Udali sta seguendo presso l’Università di Bolzano. Uno dei temi trattati, infatti, riguarda proprio l’importanza delle azioni di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua. Questo ha dato impulso al progetto, concretizzato anche grazie alla consulenza di Vittorio Mascagno ed alla disponibilità del direttore del Parco Natura Viva di Bussolengo, Cesare Avesani.

L’intervento, di importante pregio ambientale, in fase di realizzazione in questi giorni, prevede la messa a dimora lungo il Tione dei Monti e proprio nei pressi del Parco Natura Viva, in località Pontirole del Comune di Bussolengo, di essenze arbustive ed arboree provenienti dal vivaio di Veneto Agricoltura per un tratto di circa 300 metri. Si tratta di essenze di un anno di età, che vengono protette da shelter per evitare che vengano mangiate dalle nutrie. L’obiettivo del progetto è quello di creare una piccola fascia ripariale realizzata a singolo filare che possa essere nel tempo potata dal Consorzio di Bonifica Veronese a tratti alternati, in maniera da non far crescere piante ad alto fusto, per evitare qualsiasi rischio e, nel contempo, mantenere curati e funzionali gli aspetti ambientali ed ecologici dell’area e del fiume.

“Interventi come questo”,  spiega il presidente Vantini, “sottolineano l’attenzione del Consorzio di Bonifica Veronese per gli aspetti ecosistemici ed ambientali dei corsi d’acqua, oltre a quelli legati alla sicurezza idraulica. Curare e gestire la vegetazione lungo i corsi d’acqua ha diversi importanti obiettivi: realizza una fascia tampone che limita il trasporto dalle campagne all’alveo di sostanze nocive, promuove la stabilità arginale grazie all’apparato radicale ed evitando che i mezzi agricoli lavorino il terreno fino al ciglio spondale, crea un corridoio ecologico per l’avifauna e per i piccoli mammiferi e realizza zone d’ombra favorendo la fauna acquatica. Da ultimo, contribuisce alla ricostruzione di un contesto paesaggistico variegato e tipico dei corsi d’acqua. La positiva collaborazione tra il Parco Natura Viva ed il Consorzio di Bonifica ha permesso di realizzare questo impianto sperimentale che”, conclude Vantini, “aiuterà anche a comprendere meglio come difendersi della nutria, che sta diventando una presenza problematica per la sua voracità e per il suo alto tasso di riproduzione in tutta la provincia”.

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