Tomas Piccinini, bene l’arrivo di Sperlari. Oggi per Paluani si guardi al futuro

“L’acquisizione di Paluani, storico marchio dolciario veronese della famiglia Campedelli, da parte di Sperlari Bakery srl è motivo di grande soddisfazione. Perché l’intervento di una realtà così importante consente di guardare al futuro con fiducia,  in particolare per la ricaduta occupazionale che coinvolge il nostro territorio”.

Tomas Piccinini, consigliere regionale di Veneta Autonomia, commenta così il definitivo passaggio di Paluani nelle mani di Sperlari, prestigiosa firma della produzione di caramelle e torroni fondata nel 1836 a Cremona e oggi controllata dalla tedesca Katjes International Gmbh.

“Sin dall’inizio della crisi ho sempre ritenuto e dichiarato che una storia come quella della Paluani non poteva chiudersi e che auspicavo l’intervento di qualche gruppo del settore dolciario per salvare una realtà che anche nel momento più difficile ha dato prova di grande senso di responsabilità: la società infatti”, sottolinea Piccinini, “non ha dichiarato fallimento e portato i libri in Tribunale come si suol dire; ha invece scelto, lo scorso ottobre, la domanda di concordato preventivo seguito dalla cassa integrazione per i dipendenti. E nello stesso tempo però, anche dal punto di vista della programmazione, l’azienda si era mossa per mantenere la produttività dimostrando sino in fondo serietà e impegno nei confronti del territorio di appartenenza”.

Diversi i fattori all’origine della crisi di Paluani (che ha sede a Dossobuono, frazione del Comune di Villafranca Veronese): dalle difficoltà economiche della squadra di calcio del Chievo – sempre di proprietà della famiglia Campedelli – al lockdown e il conseguente crollo delle vendite.

“Tutto ciò appartiene, però, al passato, all’ultimo periodo di una grande storia imprenditoriale che proprio quest’anno compie 100 anni. Ora dobbiamo tutti volgere i nostri sguardi sui nuovi orizzonti: credo, infatti, che una realtà importante come Sperlari faccia un’operazione di questo tipo con in mente un preciso percorso di rilancio e investimenti. Questo è quello che conta. E il mio auspicio”, conclude il consigliere regionale di Veneta Autonomia, “è che l’impegno di tutti porti alla realizzazione di nuove progettualità e alla conseguente salvaguardia della realtà occupazionale e, con essa, del territorio”.

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