Una nuova Federazione del Nord Est ridisegna la mappa del Credito Cooperativo. E da Verona c’è anche la Cassa Rurale Artigiana di Vestenanova

(di Stefano Tenedini) La Cassa Rurale di Vestenanova saluta i vecchi amici e cambia “casa”. La nascita della Federazione del Nord Est ridisegna così la mappa del Credito Cooperativo Italiano, l’organismo associativo di secondo grado delle Banche di Credito Cooperativo che aderiscono al gruppo Cassa Centrale Banca, tra i gruppi bancari italiani con maggior forza e presenza nell’area del Triveneto. Ci sarà quindi anche la banca veronese – presieduta da Edo Dalla Verde (nella foto qui in basso) dieci sportelli nella nostra provincia e due in quella di Vicenza – nel nuovo organo federativo (che ha sede a Padova) sorto dagli accordi precedenti la scissione consensuale dell’ex Federazione Veneta delle BCC. L’avvio operativo alla Federazione del Nord Est, che segna un passaggio cruciale nell’evoluzione del credito cooperativo sul territorio, viene ora motivato, sottolinea la nota dei promotori, dalla necessità di assicurare alle banche venete del gruppo una governance capace di garantire rappresentanza associativa, servizi comuni e la tutela del patrimonio intangibile del credito cooperativo.

Alla costituzione della Federazione hanno contribuito finora Banca Adria Colli Euganei, che ha sede ad Adria (Rovigo), la Banca Alto Vicentino di Schio (Vicenza), la Banca Prealpi San Biagio, con sede a Tarzo (Treviso), la Banca del Veneto Centrale di Longare (Vicenza), nata dalla recente fusione di Centroveneto Bassano Banca con Rovigobanca, la Cortina Banca di Cortina d’Ampezzo (Belluno) e appunto la Cassa Rurale di Vestenanova. La Federazione si dice comunque aperta a future adesioni da parte di altre banche delle regioni limitrofe. Il cda si insedierà tra pochi giorni, non appena completati i necessari adempimenti giuridici, per poi eleggere al proprio interno gli organi sociali.

La Federazione in una nota definisce e colloca gli scopi “nel solco della secolare tradizione di cooperazione e mutualismo propria degli istituti di credito che la compongono”. È stata prescelta la forma di società cooperativa per consolidare i rapporti delle BCC associate con le comunità locali di cui sono espressione e per sviluppare le BCC associate con l’esercizio di attività di rappresentanza e tutela, studio, ricerca, diffusione della cultura e dell’identità bancaria mutualistica, formazione continua dei componenti degli organi sociali, dei vertici e dei collaboratori. Tra gli obiettivi sociali si segnala “promuovere una gestione prudente e sana come linea di indirizzo per l’autonomia responsabile di ciascuna BCC, operando come articolazione territoriale e come tramite dei Fondi di garanzia del Credito Cooperativo”.

Viene poi assicurato che a beneficiare della nascita della realtà federativa sarà soprattutto il territorio: la Federazione del Nord Est, infatti, nasce anche per mettere a fattor comune parte delle erogazioni liberali effettuate dalle banche venete di Cassa Centrale Banca, così rafforzando il sostegno a progetti culturali, sociali, volontariato e promozione del territorio sviluppati anche in partnership con soggetti pubblici e privati.

“Fedele alla tradizione mutualistico-cooperativa che rappresenta, la Federazione del Nord Est intende dimostrare la volontà del territorio di fare sistema”, ha commentato Lorenzo Liviero, portavoce della Federazione a nome dei presidenti delle banche associate. “Grazie alla nuova entità saremo ancor più vicini alle esigenze di soci e clienti, facendoci interpreti delle istanze economiche e sociali locali, su un piano per adesso regionale ma che punta a divenire sovraregionale. Attraverso questo strumento federativo le BCC venete del gruppo possono realizzare importanti progetti a favore delle comunità di riferimento, da un lato moltiplicando gli effetti delle erogazioni liberali e del sostegno che le banche ogni anno già garantiscono al territorio, e dall’altro rilanciando e rendendo ancora più incisive le azioni delle banche cooperative anche sul piano economico e strategico”.

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