Uno studio italiano conferma il nesso causa-effetto fra Covid e picchi di mortalità 

Lo studio del matematico Marco Roccetti, professore ordinario all’Università di Bologna potrebbe mettere la parola fine alle polemiche che s’erano accese attorno al numero dei morti da Covid. Adesso che la pandemia è passata molto meno, ma mentre il virus infuriava e si manifestava nelle sue varianti più gravi c’era chi contestava che si morisse da Covid. Invece da uno studio statistico pubblicato sulla rivista scientifica Mathematical Biosciences and Engineering dello studioso italiano ch emerge una coincidenza perfetta fra i picchi di mortalità nel nostro paese e quelli dei contagi da Covid. Le curve dei dati dei morti ufficiali per il virus e quelle del numero totale dei morti in Italia secondo l’Istat hanno una coincidenza tale che è impossibile pensare che non sia data dalla pandemia.

A questa conclusione si era già arrivati con il buonsenso e con l’esperienza quotidiana di ciascuno di noi. Tutti, purtroppo, nell’ambito delle nostre conoscenze, abbiamo avuto delle persone che sono morte dopo essersi ammalate di Covid, con evidente relazione di causa-effetto e non di un’inspiegabile coincidenza temporale. I dubbi sul reale conteggio delle vittime da Covid erano stati avanzato da coloro che non accettavano il lockdown, le restrizioni e il vaccino. ‘Sono stati conteggiati come morti da Covid – affermavano- anche coloro che sono morti in ospedale per altre cause e risultavano positivi’.
Ma il calcolo statistico pubblicato smonta anche questa ipotesi. Adesso anche che voi sia stato qualche caso di questo tipo, ve ne sono altrettanti di persone che sono decedute a casa loro per Covid e quindi non sono state computate nel numero delle vittime del virus.
Resta invece il fatto che l’Italia è uno dei paesi che ha avuto il maggior numero di morti in rapporto al numero di abitanti: 3.100-3.200 per milione, come Stai Uniti e Gran Bretagna, mentre in altri stati europei i decessi sono stati meno. Come spiegarlo? Probabilmente perché siamo uno dei paesi con una popolazione più anziana? O perché l’Italia è stato il primo paese dopo la Cina dove il virus s’è diffuso, mentre altrove è arrivato dopo quando c’era già un allarme? Questa risposta la statistica non ce la può dare.
Ci può invece confermare che le curve di mortalità si sono abbassate con il sopravvento della variante Omicron, meno grave, e della diffusione delle vaccinazioni.

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