Verona capitale delle Biobanche

A Verona da tutto il mondo per parlare di biobanche. Dal 9 all’11 ottobre, nel Palazzo della Gran Guardia, i maggiori esperti di livello internazionale si sono dati appuntamento per partecipare alla conferenza annuale organizzata dall’Esbb, European, Middle Eastern & African society for biopreservation & biobanking “Biobanche per il futuro” con il coordinamento scientifico di Rita Lawlor, presidente Esbb e gestore delle biobanche di Arc-net e Aldo Scarpa direttore del centro di ricerca Arc-net e del dipartimento di Patologia e Diagnostica dell’università di Verona. L’appuntamento sarà preceduto, l’8 ottobre, alle 13.30 sempre in Gran Guardia, dall’inaugurazione dei lavori della sezione italiana della Bbmri, Biobanking and biomolecular resources research infrastructure. Proprio a Verona, dal 2007, opera il team di [//]scienziati di Arc-net, Alleati per la ricerca contro il cancro. Il centro vanta una biobanca di alto profilo scientifico che contiene un numero di casistiche di materiali e di informazioni clinico patologiche sul tumore del pancreeas che ha consentito al polo di ricerca scaligero di essere coordinatore italiano del progetto internazionale “Genoma del Cancro”. Nell’ambito del progetto l’équipe veronese ha come progetto proprio dell’Italia l’obiettivo di sequenziare 250 campioni di tumori rari del pancreas. Ad introdurre il convegno “Biobanche per il futuro”, mercoledì 9 alle 9.30, saranno il presidente Rita Lawlor e Aldo Scarpa. Seguiranno i saluti del rettore Nicola Sartor, di Massimo Casciello direttore generale della ricerca Scientifica Tecnologica del ministero della Salute e del sindaco di Verona Flavio Tosi. Durante il convegno il tema sarà analizzato sotto tutti i punti di vista con un’enorme varietà di nuovi contenuti e spunti di riflessione provenienti da tutto il mondo, ponendo grande attenzione agli elementi innovativi. In particolare, i temi trattati nelle diverse sezioni in programma sono: biobanche globali, medicina personalizzata, biobanche per la conservazione, biobanche innovative e sostenibilità delle biobanche. Per biobanca s’intende una raccolta organizzata di materiali biologici e di dati a questo associati. Una preziosa fonte di risorse per la ricerca e la sperimentazione di nuove soluzioni in ambito sia della conservazione dell’ambiente che della salute. Le biobanche sono, infatti, raccolte di materiali biologici prelevati da popolazioni, da pazienti affetti da malattie, da animali, piante o microrganismi ambientali. Le biobanche comprendono tessuti, cellule e fluidi cui sono associate informazioni sull’organismo da cui provengono e sulla caratterizzazione del materiale stesso. In campo oncologico ad esempio, questi materiali sono indispensabili per l’individuazione di biomarcatori di malattia e le informazioni ad essi associate sono vitali per la validazione del loro significato clinico.
Nate nei vari istituti ed enti di ricerca per necessità di studio degli scienziati, oggi le biobanche stanno diventando “collezioni istituzionali” e organizzate secondo regole precise e condivise. Verona e in particolare il centro di ricerca Arc-net diretto da Aldo Scarpa, è un faro di livello mondiale nel settore degli studi per l’individuazione degli strumenti diagnostici, prognostici e per le terapie personalizzate da impiegare nella lotta alle neoplasie. Per questo, sempre a Verona, l’8 ottobre, alle 13.30 in Gran Guardia, si terrà il via ufficiale ai lavori della sezione italiana della Bbmri, Biobanking and biomolecular resources research infrastructure che si propone di assicurare accesso sicuro alle risorse biologiche e garantirne una gestione appropriata ai fini del miglioramento della salute dei cittadini europei. All’inaugurazione della giornata, tenuta a battesimo da Massimo Casciello, interverranno anche Marialuisa Lavitrano, coordinatrice del Nodo Nazionale di Bbmri e Luca Sangiorgi, rappresentante governativo del consorzio legale Bbmri-Eric.
La giornata segna l’inizio dei lavori della sezione italiana dell’infrastruttura di ricerca europea composta da nodi nazionali che nascono dal collegamento tra gli istituti e i centri di ricerca in cui sussistono le biobanche e il Governo di ciascuno Stato membro. La rete europea Bbmri garantisce alcuni servizi e attività centralizzate come database, consulenza etico-legale mentre le attività coordinate a livello locale da ciascun nodo nazionale fungono da interfaccia con il coordinamento europeo. Inoltre, lo scorso maggio, l’Italia ha sottoscritto il “Memorandum of Understanding” per la costituzione del consorzio legale Eric, European research infrastructure consortium, il cosiddetto Bbmri-Eric. Il consorzio si occuperà dei contratti di collaborazione, su base prevalentemente non-economica e avrà la responsabilità dei progetti di ricerca che si svolgeranno nell’ambito Bbmri. Il programma I temi trattati nelle diverse sezioni in programma sono: biobanche globali, medicina personalizzata, biobanche per la conservazione dell’ambiente, biobanche innovative e sostenibilità delle biobanche.
Numerose le novità introdotte in occasione dell’edizione veronese del convegno. A partire dalle sessioni interattive in cui la partecipazione del pubblico sarà facilitata da un sistema di voto elettronico che permetterà ai presenti di registrare il proprio punto di vista nelle importanti questioni sviluppate durante le sessioni. Tra i temi sviluppati nelle sessioni interattive: “The life in data (La vita nei dati, ovvero l’importanza dei dati associati ai materiali raccolti nella interpretazione dei risultati della ricerca)” “Tutto quello che vorresti sapere per collaborare con le industrie…ma non hai mai osato chiedere (per trattare dei temi sulla collaborazione fra accademia e industria per poter sviluppare soluzioni utili alla società)” e “Armonia della conservazione (per trattare l’importanza di armonizzare le raccolte per la conservazione in modo da unire gli sforzi nel mondo per affrontare i problemi ambientali)”.
Nei pomeriggi, dopo le 17, sono previsti lavori di gruppo per i partecipanti e il percorso “Mission possible” che metterà in scena uno scenario di vita reale sulla operatività di una biobanca . Inoltre quest’anno, per la prima volta, la conferenza ospiterà la competizione “Research biobank of the Year”. Una giuria di esperti selezionerà le quattro biobanche top che saranno presentate durante le giornate di studio. Sono previsti anche premi per le comunicazioni più interessanti presentate dai partecipanti che saranno assegnati al Society Forum per i temi: sviluppo di nuove risorse, gestione delle biobanche, ricerca sulle modalità di raccolta dei materiali, nuove tecnologie, formazione e sviluppo di standards, ed Elsi (ethical, legal and social implication). Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail