Verona è stata scelta dagli organi della WPSA (World Poultry Science Association) sia per le attrattive storico artistiche della città sia per l’importanza che il settore avicolo riveste nella nostra zona in cui è concentrato il 45 % della produzione avicola italiana.
Durante i giorni della Conferenza, verranno dibattuti i risultati delle più recenti ricerche, studi, scoperte in vari ambiti: dal benessere dell’animale alla qualità della carne e della uova, dalla genetica alla nutrizione, dai metodi di allevamento alle patologie.
Una Conferenza europea nel nome ma che in realtà coinvolge studiosi da tutto il mondo che presenteranno 700 ricerche durante i lavori.
La conferenza, che si concluderà con le visite tecniche ad aziende avicole del territorio veneto, è promossa dalla sezione italiana dell’Associazione Scientifica di Avicoltura e da Veronafiere che si è fatta carico dell’intera organizzazione a sottolineare che Verona, con le sue manifestazioni fieristiche internazionali dedicate all’agroindustria alimentare, è l’Agrivalley europea e centro di appuntamenti imprescindibile per lo sviluppo del settore.
«L’organizzazione diretta da parte di Veronafiere di un congresso di alto livello e a forte connotazione internazionale come la Conferenza Europea di Avicoltura è testimonianza diretta delle capacità professionali dell’azienda e dello sviluppo del piano industriale che prevede l’incremento del fatturato anche attraverso attività collaterali», sottolinea il presidente Luigi Castelletti, che aggiunge: «Si tratta anche di un’importante momento di visibilità per la città e di ulteriore creazione di indotto per i servizi ricettivi del comprensorio».





