Volevate ballare? bene, adesso imparate a farlo intubati…

(di Gianni De Paoli) Le Procure di Cagliari e di Tempio Pausania hanno aperto un fascicolo per epidemia colposa per verificare le responsabilità per lo scoppio del contagio avvenuto in Sardegna in agosto. L’input è stato dato dalla trasmissione “Report” di Sigfrido Ranucci, che ha svelato pressioni sulla Regione per consentire l’apertura delle discoteche in Costa Smeralda, dalle quali pare si sia avviata la seconda fase dell’epidemia, almeno per quel che riguarda l’isola. Ma se oggi ci ritroviamo nel pieno della seconda ondata le responsabilità non vanno ricercate solo in Sardegna. 

A giugno il Covid era quasi scomparso. A fine estate è ricomparso. Non è questione di temperatura. Caldo o freddo per il virus è lo stesso. L’importante è avere degli uomini da infettare. E allora perché il contagio che s’era fermato a settembre è ripreso? Semplice. Basta la logica.

La causa è il comportamento irresponsabile di quelli che fregandosene di quello che era successo, della crisi e di quello che sarebbe potuto succedere se ne sono andati ad affollare le spiagge e le discoteche, che mai avrebbero dovuto riaprire. Le hanno viste tutti le foto delle spiagge brulicanti di umanità vacanziera senza neanche l’ombra della mascherina dove il distanziamento rimaneva un obbligo formale di cui tutti si erano scordati. E’ stata l’atmosfera festaiola e promiscua a rilanciare il Covid. E ringraziamo anche quelli che sono tornati positivi dalla vacanza all’estero, sapendo che andarvi era un rischio. E’ stata la rimozione del problema, l’irresponsabilità collettiva e il laissez faire, laissez passer del governo a determinare la ripresa del contagio. Poi la riapertura delle scuole con i bus affollati ha dato il colpo di grazia. E adesso siamo qui con gli ospedali pieni, con 42 mila morti e un nuovo lock-down sulla testa. Buone vacanze.

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