Continua il dibattito attorno all’ingresso dei privati nella società di gestione del Catullo. Di questo si era parlato anche nell’ultimo consiglio comunale a Villafranca. Dopo il vertice che si è tenuto martedì mattina in Fondazione Cariverona per il futuro dell’aeroporto sono divampate le polemiche. L’ultima puntualizzazione è del presidente della Provincia Miozzi: “Nulla sapevo. Non erano stati informati dell’appuntamento neppure i presidenti delle Province di Brescia e di Trento. Un’occasione perduta, insomma, per fare sinergia con tutte le istituzioni coinvolte nel destino dello scalo veronese. Peccato, davvero. Fra l’altro, prima di un qualsiasi incontro strategico per le sorti del Catullo sarebbe stato sicuramente più utile sedersi attorno a un tavolo e mettere nero su bianco un possibile piano industriale di rilancio e di ricapitalizzazione. Per quanto concerne l’ingresso dei privati nel capitale del Catullo, si tratti di imprenditori o di uomini della finanza, nulla da eccepire, tuttavia serve cautela perché al Catullo non accada quanto sta succedendo nella società Serenissima. La regia, per quel che mi concerne, deve infatti rimanere saldamente in mano pubblica. Ovvio che bisogna agire e agire in fretta”.