Questa mattina alle 10 a Palazzo Barbieri c’è stato un incontro fra Luca Campedelli, presidente del Chievo, con il vice-sindaco di Verona Luca Zanotto e l’assessore Marco Padovani, in sostituzione del Sindaco. Oggetto dell’incontro la richiesta da parte di Campedelli per fare chiarezza sulla situazione del Chievo. Durante il colloquio è stata esaminata la difficile situazione della società di via Galvani.

Ieri il Sindaco, che notoriamente è tifoso dell’Hellas, ma che ha anche il senso dell’istituzione che rappresent, si era già attivato presso la Figc perché venga applicato l’articolo 52 delle Noif ( Norme Organizzative Interne della Figc) che all’art. 52, comma 1 recita: “Il titolo sportivo è il riconoscimento da parte della F.I.G.C. delle condizioni tecniche sportive che consentono, concorrendo gli altri requisiti previsti dalle norme federali, la partecipazione di una società ad un determinato Campionato.” 

Il vice-sindaco Luca Zanotto ha ribadito che l’azione del Comune deve necessariamente limitarsi «alla difesa del “titolo sportivo” a tutela dell’immagine di Verona» viste anche le sollecitazioni giunte dalla città. L’accettazione da parte della Figc di tale richiesta consentirebbe al Chievo, dopo l’eventuale -ma probabile- esclusione dai campionati superiori, l’iscrizione del Chievo, anche in sovrannumero, al prossimo campionato di Serie D.

La situazione è molto ingarbugliata. La giustizia sportiva s’è già espressa nel merito in modo negativo. Il primo ricorso al Tar – in versione giudice monocratico- è andato male. Ora s’attende la riunione del Tar in versione collegiale. Un barlume di ottimismo su un possibile cambio di orientamento da parte della giustizia amministrativa, che ribalterebbe la sentenza sportiva, è dato dal fatto che il Consiglio di Stato, interpellato dalla società di Campedelli per un parere, ha sollecitato il Tar ad anticipare la riunione al 17 agosto. Ciò è stato interpretato come un cercare di avere il tempo, in caso di assoluzione del Chievo, di una revisione del calendario della serie B in caso di sua riammissione. Il Comune di Verona ha fatto la sua parte. Ora non resta che attendere il 17 agosto. E, si sa, la speranza è sempre l’ultima a morire.