Da oggi 1° settembre scatta l’obbligo del green-pass per chi sale sui mezzi pubblici. E quindi anche sui treni. Contro questa decisione del governo il popolo no-vax-no-pass si è mobilitato in tutt’Italia per manifestare. Le manifestazioni non sono autorizzate, per cui la mobilitazione sta assumendo sempre più il carattere di una prova di forza. E’ la piattaforma Telegram, meno controllabile dalla Polizia Postale di Whatsapp, lo strumento con il quale il passaparola dei no-vax-no-pass s’è diffuso in ogni regione. Difficile il lavoro della Polizia e dell’intelligence, in quanto non si tratta di un partito o di un movimento organizzato, ma di una quantità indefinita e non identificata di persone. Il rischio è che venga tentato il blocco del traffico ferroviario in alcune stazioni. Il che farebbe scattare la reazione della forza pubblica. Sono 42 mila gli iscritti su Telegram nel gruppo “Popolo autogestito pacifico”.

Roma dovrebbe essere il centro della mobilitazione, ma anche nella nostra provincia è annunciata una presenza dei manifestanti alle stazioni di Verona Porta Nuova e di Peschiera che fanno parte delle 54 sede delle proteste.  Tutto questo accade per un malinteso concetto della libertà. La libertà non è il diritto dell’individuo di fare tutto quello che vuole, come purtroppo molti credono a causa dell’individualismo insito nel sistema, bensì è il diritto del cittadino di fare quello che vuole all’interno della comunità regolata da leggi e norme etiche. Esiste poi, superiore, la libertà collettiva di perseguire il bene comune. Se questo non coincide con il volere del singolo, la libertà di quest’ultimo deve cedere il passo a quella della collettività.  Perciò sono inaccettabili le manifestazioni di oggi.