Sono aumentate rispetto al 2021 le aggressioni ai medici e agli infermieri: da 60 sono passate a 85. I dati sono stati forniti dal Ministero della Salute che precisa sono provvisori, passibili di un ulteriore aumento. L’altro ieri un episodio di violenza si è verificato anche nel veronese, e precisamente a Cologna Veneta dove un medico si è rifiutato di fare un certificato per giustificare un’assenza dal lavoro ed è stato aggredito dall’interessato davanti al suo ambulatorio. E’ l’ottavo episodio di violenza contro i medici nella sola provincia di Verona.
Il fenomeno è preoccupante al punto che oggi il ministro Orazio Schillaci riunisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza per un approfondimento.
La maggior parte degli episodi avviene nei centri di medicina d’urgenza e psichiatria.
Nel 2022 la Puglia e la Sicilia sono le regioni dove si sono verificate più aggressioni: 20. Segue la Toscana con 8 episodi di violenza a danno di sanitari segnalati, la Campania e Piemonte con 7, la Lombardia con 6, la Calabria con 5, le Marche con 4, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e la Sardegna con 2, l’Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano con uno. I dati del Lazio non sono pervenuti.
Si teme che i dati siano destinati ad aumentare dato che le segnalazioni dalle regioni, sollecitate dal Ministero di fornire dati aggiornati, continuano.