Dopo che nel bosco del Cansiglio sulle Prealpi Bellunesi (la più grande foresta italiana dopo la Sila), domenica scorsa è stata scoperta l’impronta di un orso di taglia media, anche sull’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, è stato intravisto un esemplare di orso. L’avvistamento, sempre nello scorso fine settimana nei boschi della zona Barenthal-Granezza, nel Comune di Lusiana Conco.

Una coppia di amici vicentini che si erano recati nela zona, che nella prima guerra mondiale erano stati sede di saprei combattimenti, alla ricerca di reperti bellici l’hanno visto e l’hanno anche fotografato. Subito dopo hanno avvistato i Carabinieri forestali. Il toponimo Barenthal, nell’antica lingua cimbra significa tra l’altro proprio “Valle degli orsi”. Il tenente colonnello Luca Stella, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali, ha poi spiegato che nonostante alcuni sopralluoghi non siano state trovate tracce organiche, e quindi non è stato possibile verificare l’incontro con l’animale. “La presenza dell’orso – ha detto l’ufficiale – non è impossibile, ma va controllata anche alla luce delle suggestione generate dai recenti fatti di Trento”.

Invece il ritrovamento dell’impronta scoperta domenica scorsa sul Cansiglio (da un volontario che accompagna la forestale nel censimento dei lupi) non lascia spazio a dubbi e testimonia senza equivoci la presenza del plantigrado. L’impronta è stata rilevata in località Casera Pallantina nella Conca dell’Alpago, al passaggio dell’Ander delle Mate che collega il Veneto al Friuli Venezia Giulia. Secondo gli esperti si tratterebbe di un orso in transito ma che non si è riusciti a tracciare. Già lo scorso anno ne era stato notato il suo passaggio anche a vista. La località è ampiamente frequentata dagli escursionisti e vicino ci sono anche delle stalle, vivai e, più a valle, abitazioni. Ma non è mai successo niente.