Dopo Bussolengo, l’agenzia di comunicazione BRKS analizza l’utilizzo dei soacial media nella campagna elettorale a Villafranca che ha visto trionfare al primo turno, con il 56.84%, il sindaco uscente Roberto Dall’Oca contro gli sfidanti Mario Faccioli e Matteo Melotti. Anche nella città castellana si notano le differenti modalità di utilizzo dei social media. Faccioli e Melotti hanno scelto la “Pagina Facebook”, mentre Dall’Oca il “Profilo personale”.
Prendiamo ora in analisi i tre candidati.
Roberto Luca Dall’Oca, sindaco uscente, nonostante abbia utilizzato il suo profilo personale, negli ultimi 28 giorni ha totalizzato 37 pubblicazioni con un engagement medio di 72,3 like a post. Il contenuto con più like è quello pubblicato in occasione della serata di fine campagna elettorale. Un post che punta molto sull’empatia e sui ringraziamenti alla popolazione e alla squadra.
Mario Faccioli ha una pagina con 155 Follower, creata appositamente per la corsa al Comune. Nell’ultimo mese ha pubblicato 23 post che hanno ottenuto una percentuale di interazione del 35%. Il post che ha ottenuto il riscontro più alto è stato pubblicato il 28 aprile ed è la pubblicazione ufficiale del programma elettorale della coalizione. Un post molto pragmatico che non lascia spazio a grandi emozioni.
Lo sfidante Matteo Melotti, candidato del centrosinistra, ha una pagina con 876 follower. A differenza di Mario Faccioli i post dell’ultimo periodo sono 29 e hanno ottenuto un’interazione del 9.1%. Un dato sicuramente interessante viene fornito dal primo e dal terzo post con più like, ottenuti in occasione dell’arrivo in città del segretario nazionale del PD Elly Schlein (175 like e 112 commenti).
Anche sui social queste tre personalità si sono dimostrate molto differenti tra loro. Dall’Oca sicuramente più empatico, Faccioli pragmatico e concreto, Melotti maggiormente legato ad attività del gruppo che lo ha sostenuto. Queste strategie avranno pagato? Già da queste prime analisi abbiamo potuto constatare che, sui social media, empatia batte pragmatismo.