Il caldo di questi giorni, la mancanza di pioggia, il vento uniti al maggior tempo trascorso all’aperto e l’utilizzo per muoversi della bici  o dello scooter hanno causato un’impennata delle pollinosi allergiche. Ovviamente nelle persone che geneticamente sono predisposte e che soffrono di questo tipo di allergie stagionali, che sono sempre più diffuse. Come L’Adige ha già scritto in precedenti articoli, generalmente si manifestano con rinite, congiuntivite e nei casi più gravi con asma. Alla base i pollini di varie piante, soprattutto delle graminacee.

Con il caldo sono scoppiate le pollinosi allergiche

Farmaci di elezione sono gli antistaminici, in compresse o in collirio, gli spray nasali o nelle situazioni più critiche i cortisonici, nei casi d’asma da inalare, magari associata a dei broncodilatatori, con dei ‘puffi’ o inalatori spray.

Gli antistaminici di prima generazione, che venivano somministrati alcuni decenni fa avevano come effetto collaterale indesiderato la sonnolenza. Specie nei ragazzi in età scolare, cadendo il periodo delle pollinosi negli ultimi mesi di scuola,  riducevano pesantemente il rendimento scolastico proprio nel momento più importante, quando c’erano gli scrutini o gli esami. 

Con il caldo sono scoppiate le pollinosi allergiche

Oppure come effetto collaterale stimolavano la fame, tanto che questi vennero utilizzati per una funzione diversa da quella per la quale erano stati prodotti: per stimolare l’appetito nei bambini inappetenti. Oggi la medicina mette invece a disposizione degli antistaminici che non danno più sonnolenza e ottundimento del sensorio.