Il pareggio in casa con il Lecce, dritta concorrente per la salvezza anche se distanziata di 5 punti, impedisce al Verona di raggiungere la salvezza matematica. Con un punto in più in classifica si porta a 33 punti, come il Cagliari. Appena dietro il Parma con 32. Quindi il Lecce e l’Empoli con 25. La salvezza non è ancora certa. Lo sarebbe stata vincendo, ma per comprometterla bisognerebbe che si verificasse una situazione tutta teorica, ossia che l’Hellas perdesse entrambe le gare con il Como e l’Empoli e che Empoli e Lecce le vincessero entrambe. Combinazione possibile, ma molto improbabile dato che sul Lecce se la deve vedere con con il Torino e soprattutto con la Lazio, che non avrà nessuna intenzione di mollare l’osso all’ultima partita per non perdere slam possibilità di rientrare in una delle coppe europee.
Il Lecce rimane a 5 punti di distacco

L’Empoli incontrerà il Monza, spacciato, ed il Verona. Tuttavia l’operazione permanenza in serie A non è ancora compiuta.
E da come la partita s’era messa nel 1° tempo potevamo anche perderla, visto che la squadra di Zanetti ha giocato malissimo, sommando errori su errori, uno dei quali ci è costato il gol del vantaggio del Lecce al 23°. Per fortuna Coppola al 41° su corner con un bellissimo colpo di testa ha pareggiato i conti, che sono rimasti immutati fino a fine gara.
Nel 2° tempo l’Hellas, che era rimasto sempre passivo, quasi paralizzato dalla tensione, ha preso in mano il gioco ed ha cercato inutilmente di vincere. Ma ancora troppi errori, anche dai suoi migliori giocatori. Duda e Suslov, entrambi ammoniti non potranno giocare con il Como perché diffidati. E già questo ci mette in difficoltà per affrontare una delle formazioni più in forma del campionato. Ancora una volta Niasse al centrocampo è apparso evanescente ed inutile, come se il Verona avesse giocato con un uomo in meno. Zanetti dovrà pur prenderne atto. Tchatchoua migliore in campo.