(di Claudio Beccalossi) Decoro urbano traviato e primo colpo d’occhio zoppicante per chi arriva a Verona in treno. Non solo per la presenza, davanti alla stazione di Porta Nuova, d’una lunga fila di biciclette assicurate con lucchetti alla transenna metallica che divide il tratto stradale da marciapiede e ciclabile, ma, soprattutto, per le tante due ruote (talvolta solo una) vandalizzate e lì lasciate da tempo. In presumibile abbandono, magari dopo essere state oggetto di furto.

Una situazione di lassismo che fa a ceffoni con regole banali e la presenza, in piazzale XXV Aprile (lato Poste), d’un ampio bicipark (gestito da FSPark del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), purtroppo parzialmente sfruttato.

Biciclette cannibalizzate in brutta vista
Va comunque detto che l’atto di lasciare e non riprendersi una bicicletta in un luogo pubblico può essere considerato una violazione soggetta a sanzione amministrativa, costituendo degrado, ostacolo ad un maggior utilizzo dello spazio (se concesso), impedimento per la circolazione di pedoni e carrozzine con disabili, oltre che rischio d’infezione in caso d’impatto od abrasione accidentale con parti arrugginite.
La Polizia Locale del Comune scaligero adotta procedure specifiche riguardo a segnalazioni, recuperi e rimozioni di biciclette in situazioni sospette od anomale, chiaramente abbandonate e, spesso, ormai ferrivecchi. Possono essere sgombrate e custodite in un deposito autorizzato in attesa delle richieste di restituzione (se rubate) o dell’eventuale distruzione dopo un periodo di tempo stabilito. Il legittimo proprietario può rientrarne in possesso presentando la denuncia di furto ed un documento d’identità.
Nei siti della Polizia Locale cittadina (https://polizialocale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=20336) e di Bici Radar (https://biciradar.com/biciclette-rubate-o-abbandanate-recuperate-a-verona#:~:text=1.,%40comune.verona.it) sono reperibili utili informazioni a riguardo.