(di Gianni Schicchi) Presentato in Sala Arazzi il concerto che l’associazione Concorso Elsa Respighi eseguirà venerdì 23 maggio(ore 20.45) nella basilica di San Zeno, nell’ambito delle celebrazioni 2025 per il Santo Patrono.
Sarà un evento straordinario perché in quell’occasione saranno presentate due cantate in prima esecuzione assoluta che Elsa Olivieri Sangiacomo, moglie di Ottorino Respighi, compose: “Vergine Santa” (1942 su testi del Poliziano) e “Pianto della Madonna” (1938 su testi di Jacopone da Todi). Il programma della serata sarà completato da una “Lauda per la natività del Signore” (su testo ancora di Jacopone da Todi, O car dolce mio figlio) di Otorino Respighi.
Ne saranno interpreti: l’Alter Athesis Choir e l’Ensemble strumentale diretti dai maestri Gian Luca Zoccatelli e Antonio Segafreddo, con Nicoletta Briguglio e Giulia Semplicini, soprani e Vincenzo Di Donato, tenore. Elsa Respighi è una figura poliedrica del mondo musicale italiano novecentesco, di cui è testimone e attenta osservatrice per quasi un secolo.
Chi era veramente la giovane, brillante allieva di composizione al Santa Cecilia di Roma, che durante la Grande Guerra si innamora e sposa il suo Maestro Respighi, per dedicarsi totalmente a lui come musa ispiratrice, interprete vocale, collaboratrice, organizzatrice, regista e curatrice delle sue opere e per portarle all’affermazione internazionale anche dopo la sua morte? Di lei si è già interessato a Verona un Convegno svoltosi nell’ottobre del 2015, in occasione del Concorso internazionale di Musica vocale da camera a lei dedicato.
La presenza a Verona col marito Ottorino, è testimoniata il 27 gennaio del 1921 quando i due musicisti sono al Teatro Filarmonico (con un programma vocale sia di Ottorino che di Elsa) e nel 1934 quando il Duo “Respighi” esegue un recital nel Salotto musicale di Casa Boggian.
Oltre alla composizione di liriche, Elsa scrisse anche cantate per soli, coro e orchestra, eseguite a Milano e Roma, due opere liriche in tre atti.
Vinse molti premi, e alla morte del marito, completò le sue musiche lasciate incompiute, come la Lucrezia. Produsse inoltre allestimenti per le rappresentazioni teatrali di opere quali Fiamma, Campana Sommersa e ancor più Lucrezia e Maria Egiziaca, collaborando con maestri della regia teatrale, quali Adolphe Appia, Max Reinhardt e Margherita Wallmann.
Dopo la morte del marito (1936), Elsa fece in modo che le musiche di Ottorino Respighi fossero conosciute in tutto il mondo. A tal fine, scrisse libri, organizzò conferenze e un centro Respighi a Venezia presso la Fondazione Cini (nel 1969); sovrintese le celebrazioni per il centenario della nascita di Ottorino e seguì produzioni di dischi e ristampe di vecchie edizioni.
I suoi lavori più impegnativi risalgono al primo periodo della sua vedovanza: l’oratorio “Il pianto della Madonna” (1938) su testo di Angelo Poliziano, seguito dall’opera in un atto “Alceste” nel 1941.
Nel 1942 vinse un concorso per un’opera lirica in un atto e, come premio, una produzione al Teatro dell’Opera di Roma. Continua a comporre durante la guerra producendo: “Tre Canti corali” (1944), la cantata “Caterina da Siena” (1945) ed un’opera in tre atti “Samurai” (1942) – quest’ultimi lavori su libretto di Guastalla. Inoltre compone un’opera-fiaba “Fior di Neve”, un poema sinfonico “Serenata di Maschere” alcune suite orchestrali ed una serie di lavori cameristici.
A partire dal 1950, avendo ereditato dal padre la passione per la letteratura, la sua personalità culturale si esplica anche in campo letterario.
Pubblica nel 1954 prima la biografia del marito presso la casa editrice Ricordi di Milano, e successivamente il romanzo “Venti lettere a Mary Webs”, in cui dimostra di essere una scrittrice indipendente dall’ ambiente musicale, creando uno dei personaggi femminili più discussi della letteratura italiana del Novecento.
Nel 1976 pubblica il libro di novelle intitolato “Vita con gli uomini”, seguito da “Cinquant’anni di vita nella musica” (1905-1955), che è contemporaneamente una biografia del marito e la storia di cinquant’ anni di spettacolo musicale. Infine come scrittrice, affianca Leonardo Bragaglia nella stesura del volume “Il teatro di Respighi”: opere, balli e balletti (Roma, Trevi, 1978).
Il Catalogo delle sue composizioni, redatto dal musicologo respighiano Potito Pedarra, annovera ben 40 composizioni. Scompare nel 1996 a 102 anni: un secolo di vita, d’arte e d’amore.