(dí Christian Gaole) 17 milioni di euro, a tanto ammontano i proventi derivanti dalle sanzioni al codice della strada e dalle multe per eccesso di velocità per il Comune di Verona. La legge nazionale obbliga i Comuni a reinvestire la metà di questi incassi nella messa in sicurezza di strade, segnaletica orizzontale e sicurezza in generale. Quindi sono oltre 10 i milioni che Palazzo Barbieri investirà per mettere a nuovo l’impianto della sicurezza stradale, la segnaletica e l’illuminazione.
A dare i numeri, questa mattina in sala Pasetto, Stefania Zivelonghi, assessore alla sicurezza e Michele Bertucco, assessore al bilancio. Di questa mirabolante cifra, 15 milioni provengono da sanzioni per infrazioni al Codice della Strada mentre 2 milioni di euro derivano da sanzioni per eccesso di velocità.
Zivelonghi e Bertucco hanno affermato, coralmente: “numeri importanti che daranno luogo a interventi altrettanto importanti. Se la legge obbliga a investire almeno il 50%, il Comune di Verona ne investirà molti di più, infatti sono oltre 10 i milioni che abbiamo deliberato in Giunta”.
Se da un lato la conferenza stampa di questa mattina ha confermato, finalmente, il rifacimento delle strisce pedonali – tema che per altroo era già stato sollevato da L’Adige – dall’altro, a questo giornale continuano ad arrivare segnalazioni per la mancata cura della segnaletica in alcuni casi talmente degradata de essere pressoché invisibile e comunque passibile di incomprensioni o fraintendimenti da parte degli utenti. Questo dimostra che gli animi dei cittadini sono turbati, di più, esasperati dalla mancata cura delle linee di demarcazione, della cartellonistica, del verde pubblico, prezioso per carità, ma troppo spesso trascurato al punto da rendere impossibile la viabilità sui marciapiedi per lo strabordare delle radici, per non parlare delle carreggiate, tutte indistintamente crivellate di buche, neanche fossero state bombardate.
Il Comune fa cassa, quindi, e si impegna a sistemare strade e segnaletiche sì ma non solo, l’amministrazione in carica pare essere particolarmente prolifica nel mettere in atto nuove misure per punire chi trasgredisce al codice della strada. L’ultima iniziativa sono i TRed, i super semafori che scoveranno i furbetti sprovvisti di assicurazione o che passeranno con il rosso. “Che il comune reinvesta i soldi delle sanzioni per mettere in sicurezza strade e segnaletica è rincuorante, ma il super semaforo sembra comportarsi più da sceriffo che da mediatore del traffico.
Se il veicolo di un cittadino dovesse fermarsi al rosso ma superare anche di poco la striscia bianca, ormai invisibile, infatti, lo stesso sarebbe automaticamente passibile di sanzione. Prima di attuare soluzioni così drastiche, per quanto giuste, l’amministrazione dovrebbe adoperarsi per mettere a posto le cose e rendere più semplice la vita di automobilisti, ciclisti e pedoni. In caso contrario la pioggia di ricorsi rischierebbe di rendere vana la strategia di Tommasi per far cassa con le multe”. Questo lo sfogo che Giorgio – un signore che ha voluto mantenere l’anonimato, – ha riferito poche ore fa a L’Adige.