Nel corso del 2024 i cittadini veronesi hanno speso 300 milioni di euro nel gioco d’azzardo fisico. Un dato parziale ma già allarmante, che non tiene conto del gioco online – in costante crescita, specie tra i giovani – e che conferma la rilevanza sociale ed economica del fenomeno anche nel contesto urbano scaligero.
Il Comune di Verona, da tempo impegnato nel contrasto all’usura e al gioco patologico, ha annunciato il rinnovo della collaborazione con Federconsumatori per la gestione dell’Ufficio Antiusura, attivo dal 2006. Inoltre, nel 2025 sarà avviato anche un nuovo sportello di prevenzione e assistenza per il sovraindebitamento, in attuazione della legge 3/2012.
«L’attenzione resta alta – ha dichiarato l’assessora alla trasparenza e legalità Stefania Zivelonghi – perché il gioco d’azzardo è spesso l’anticamera di una cattiva gestione delle risorse personali che porta a fragilità economiche, sovraindebitamento e, nei casi peggiori, a fenomeni di usura e criminalità organizzata. I 300 milioni giocati nel 2024 sono una cifra quasi equivalente alla spesa corrente del Comune, e per giunta sottostimata, poiché priva del dato sulle giocate online, che lo Stato non rende disponibile dal 2023».
Preoccupa anche il coinvolgimento crescente dei giovani, spesso attratti dal gioco online attraverso smartphone e app, un aspetto su cui l’amministrazione intende intervenire in modo mirato, anche in collaborazione con il mondo scolastico.
L’assessorato al Bilancio, guidato da Michele Bertucco, ha confermato un ampliamento degli orari dello sportello antiusura, che sarà attivo per 17 ore settimanali, tra Palazzo Barbieri e la sede di Federconsumatori. «Il gioco d’azzardo ha costi sociali ed economici altissimi – ha affermato Bertucco – e ricade anche sui servizi sociali comunali, spesso chiamati ad assistere famiglie travolte dalla ludopatia. Il sovraindebitamento, legato talvolta anche a crisi imprenditoriali, è un altro fronte delicato che intendiamo affrontare coinvolgendo ordini professionali, associazioni e altri assessorati».
Secondo Maurizio Framba, rappresentante di Federconsumatori, il fenomeno del gioco legale in Italia ha raggiunto numeri impressionanti: nel 2024, 18 milioni di adulti hanno giocato 149 miliardi di euro, a fronte di una spesa sanitaria nazionale di 131 miliardi. Nel solo Veneto, la raccolta è stata di 5 miliardi, di cui 1 miliardo nella provincia di Verona e 300 milioni nel capoluogo.
«Sono dati che, seppur ufficiali, non restituiscono la portata completa del fenomeno – ha osservato Framba –. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non pubblica più i dati relativi al gioco online dal 2023, rendendo difficile monitorare le tendenze. A Verona, nel 2024, si è registrato un aumento delle giocate alle lotterie, mentre sono diminuite quelle legate ad altre forme di gioco. Questo cambiamento merita un’analisi più approfondita».
Framba ha infine sottolineato l’importanza di rafforzare le attività di prevenzione, comunicazione e formazione, rivolgendosi in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione: anziani, minorenni e donne.