È stato firmato ieri martedì 20 maggio il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese dell’edilizia. Un’intesa che arriva in una fase delicata per il settore e che si propone di rafforzarne la ripresa puntando su qualità, formazione, legalità e sicurezza.
A sottoscrivere il nuovo CCNL sono state le rappresentanze datoriali dell’artigianato e della PMI del comparto costruzioni – Anaepa-Confartigianato Edilizia, CNA Costruzioni, FIAE Casartigiani, Claai Edilizia – insieme alle organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.
Tra i principali contenuti dell’accordo figura un aumento retributivo complessivo di 178 euro, suddiviso in quattro tranche. Ma il rinnovo introduce anche strumenti innovativi di sostegno e valorizzazione delle imprese più virtuose, come il nuovo Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”, con finalità sia formative che assistenziali.
«Si tratta di un risultato significativo, che riconosce il valore del lavoro qualificato e premia le imprese che rispettano le regole», ha dichiarato Pietro Paolo Fattori, presidente di Confartigianato Costruzioni Verona. «Con questo contratto si valorizza l’identità del settore artigiano e delle PMI, rafforzando la bilateralità e incentivando chi investe in sicurezza e formazione. Nella sola provincia di Verona, l’intesa riguarda oltre 8.200 imprese artigiane e circa 16.100 addetti».

Tra le altre novità, il rinnovo introduce un Protocollo sull’orario di lavoro che amplia la flessibilità organizzativa, e un sistema premiante legato a parametri di qualità come il rispetto delle norme contributive, la partecipazione alla formazione e il rispetto dei contratti.
Ampio spazio è riservato anche alla formazione: il nuovo Catalogo Formativo Nazionale diventa punto di riferimento per lo sviluppo professionale dei lavoratori del comparto. Contestualmente, le Parti Sociali rivolgono un appello alle istituzioni affinché sostengano il settore con politiche mirate a:
- incentivare gli investimenti in riqualificazione edilizia, efficienza energetica e sicurezza sismica,
- rendere obbligatoria la legge di accesso alla professione,
- tutelare il ruolo delle micro e piccole imprese negli appalti pubblici,
- agevolare l’ingresso dei giovani nel settore attraverso il sistema della bilateralità.
«Questo contratto non si limita a regolare salari e orari, ma disegna una visione di lungo periodo», ha sottolineato Giovanni Lovato, presidente della categoria Edilizia di Confartigianato Veneto e vicepresidente Anaepa. «Servono politiche stabili per sostenere la riqualificazione e per valorizzare il ruolo delle nostre imprese nella costruzione del Paese».
Conclude Fattori: «Il nuovo CCNL rappresenta uno degli strumenti più autorevoli del comparto. È un accordo che punta a rafforzare il settore attraverso imprese consapevoli, lavoratori formati e istituzioni capaci di visione. La bilateralità si conferma un pilastro per promuovere coesione, inclusione e sviluppo sostenibile nel mondo dell’edilizia».