Sono ancora tanti i dubbi e le false convinzioni sulle Cure Palliative. Quando i farmaci o i trattamenti sanitari non sono più efficaci per la guarigione, il malato non viene abbandonato dai medici. Molto si può ancora fare, proprio attraverso le cure palliative. Si tratta di un insieme di interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare.  La cultura del sollievo dalla sofferenza è supportata dalla legge 38/2010 e dalla delibera regionale 5273/1998.

Sono molti i medici e infermieri in AOUI impegnati in questo delicato compito perché le cure palliative non sono rivolte solo ai pazienti oncologici, ma anche a pazienti con gravi patologie cronico-degenerative, compresi quelli in età pediatrica. Ogni anno si celebra la “Giornata Nazionale del Sollievo”, quest’anno cade domani 25 maggio, per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza, sia fisica che psicologica.

Il gruppo HELP.  L’impegno AOUI si esprime quotidianamente attraverso il gruppo multidisciplinare “HELP” (Hospital End of Life and Palliative care), coordinato dal dottor Vincenzo Di Francesco, direttore della Geriatria A. Con l’attività in continua crescita, HELP coadiuva la presa in carico precoce, l’appropriatezza clinica, la continuità delle cure e la comunicazione con pazienti e familiari. Il team valuta pazienti terminali oncologici e con patologie croniche avanzate (cardiache, polmonari, demenze…), prendendosi cura dei bisogni sanitari, psicologici e sociali nel rispetto delle volontà individuali. Protocolli definiti possono essere attivati in ogni fase della malattia per alleviare la sofferenza e migliorare la qualità di vita. Si stima che ad oggi circa 10.000 veronesi ogni anno potrebbero beneficiare di questo approccio.

Cure palliative anche per i bambini

Palliativisti pediatrici in Borgo Trento. In Italia, circa 30.000 bambini e adolescenti convivono con patologie inguaribili che richiedono cure palliative pediatriche (Cpp), un approccio multidimensionale che offre al minore e alla sua famiglia supporto nella gestione di malattie che vanno oltre quella oncologica. Tuttavia, la loro diffusione sul territorio è ancora frammentata e insufficiente, e ad oggi solo il 18% degli aventi diritto riesce ad accedere a queste cure. In AOUI, sono stati formati pediatri e infermieri pediatrici palliativisti che intervengono in multidisciplinarità nei reparti dell’Ospedale della donna e del bambino in Borgo Trento.

Per promuovere la conoscenza e sfatare il tabù su questo delicato argomento, da qualche anno anche AOUI Verona partecipa al “Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche”, nato proprio per chiedere un impegno concreto delle istituzioni e rendere effettivo il diritto alla cura per tutti i minori, ovunque essi vivano. La tappa veronese quest’anno si è tenuta sabato 17 maggio, con una camminata da Lungadige Attiraglio a Corte Molon. Un evento finalizzato alla raccolta fondi per la realizzazione di un ambiente che garantisca una migliore gestione della sofferenza dei bambini ricoverati presso i reparti pediatrici di Borgo Trento.

L’impegno nella formazione. La formazione continua è un pilastro per AOUI. Prosegue il corso annuale di Cure palliative (nel 2025 alla sua 7° edizione) che ogni anno forma 25 dipendenti dell’area sanitaria, responsabile scientifico dr Di Francesco, con contributi dai maggiori esperti nazionali in cure palliative. L’università di Verona offre il Master di I livello in Cure Palliative, avviato nel 2020 e diretto dal prof. Roberto Salvia (Direttore UOC Chirurgia del Pancreas), che ha già formato oltre 100 professionisti. Si aggiunge infine da due anni la Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure palliative, diretta dal prof. Enrico Polati (direttore UOC Anestesia e Rianimazione).

Del Gruppo HELP fanno parte: Vincenzo Di Francesco direttore Geriatria A, Marco Fadini coordinatore Geriatria A, Maria Antonietta Di Cosmo medico Chirurgia Esofago-Stomaco, Anna Festi medico Ostetricia e Ginecologia, Giulia Piccini Leopardi psicologo, Sara Patuzzo Manzati bioeticista, Giulia Stefani case manager Gruppo Help, Francesca Corzato medico Geriatria A, Barbara Santini, psicologo di Psicologia clinica BT e Giorgia Fontana medico Geriatria A

Callisto Marco Bravi, Direttore Generale AOUI: “Ringrazio tutti i professionisti che in AOUI sono il vero motore in tema di percorsi palliativi. L’ospedale senza sofferenza può sembrare un obiettivo troppo ambizioso, mentre invece è al centro della medicina moderna, che unisce competenza tecnica e umanizzazione delle cure. Oltre ai percorsi clinici, la nostra Azienda è fortemente impegnata nella continua formazione dei sanitari a tutti i livelli, grazie all’elevata specializzazione dei nostri medici e all’integrazione con l’università di Verona.  Negli ultimi tempi si è poi riusciti a rinforzare la preziosa collaborazione con la rete territoriale delle Cure Palliative dell’ULSS 9 Scaligera, realizzando così una indispensabile continuità di cura fra ospedale e territorio”.   

Cure palliative. Quando non c’è più niente da fare...

Dott Di Francesco: “Nei nostri ospedali, la dignità della persona è sempre al centro di ogni percorso di cura. Per questo motivo, siamo impegnati anche nella Giornata nazionale del sollievo che è importante per diffonderne la cultura. Ancora ci sono molti pregiudizi sul tema delle cure palliative, che sono spesso associate a falsi miti ma che invece rappresentano le azioni per favorire il controllo della sofferenza, per una migliore qualità di vita del malato e dei suoi familiari”.