(di Gianni Schicchi) Il nuovo impegno di lunedì 26 maggio (ore 20.30) dell’Accademia Filarmonica di Verona in Sala Maffeiana è nuovamente rivolto allo scambio musicale tra Germania e l’Italia, da sempre una precipua attività nella promozione e nel sostegno della musica sia sotto il versante concertistico che della ricerca storica e filologica.
L’ultimo concerto del progetto internazionale Symphoniæ sacræ transalpinæ si inserisce in quello della Hochschule für Künste di Brema, dipartimento di musica antica dell’antica Università tedesca, vivaio di musicisti di livello internazionale.
Ideato e condotto dai docenti Maximilien Brisson (trombone rinascimentale e barocco e concertazione) e Josué Meléndez Peláez (cornetto e direzione), con la partecipazione di Michael Fuerst all’organo, il progetto esplora gli scambi culturali e musicali tra Italia e Germania tra la fine del Rinascimento e il primo periodo Barocco, presentando musiche di compositori italiani e tedeschi che all’epoca ebbero fortuna e diffusione su entrambi i versanti delle Alpi.
Una rara occasione per gustare il pensiero musicale internazionale del Rinascimento ascoltando opere di autori che in molti casi hanno raffinato il proprio magistero a Venezia, città aperta e vivace, in una delle sedi sale musicali storiche meglio conservate: la Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica, dove nel Cinque e Seicento gli accademici tenevano i loro celebri concerti.
Il concerto si aprirà con la famosissima Sonata pian e forte a 8 voci di Giovanni Gabrieli, cui seguiranno, tra gli altri, brani di Heinrich Schütz, Giovanni Bassano e Giovanni Priuli, alternando composizioni per doppio coro a musiche solistiche, per le quali Miguel Callejas García si esibirà, oltre che al cornetto e alla dulciana, anche in veste di baritono.

L’evento sarà l’occasione, oltre che per ascoltare musica di profondo impatto e rara esecuzione in Italia in una cornice che ne esalta ogni dettaglio timbrico, anche per immergersi nel sound dell’Accademia Filarmonica rinascimentale perché la maggior parte degli strumenti che saranno suonati durante il concerto (specialmente i cornetti e i tromboni) sono copie degli originali custoditi nella Collezione di strumenti musicali dell’Istituzione accademica, considerata una delle più importanti a mondo.
Il concerto è a ingresso libero con offerta volontaria consapevole a sostegno dell’attività musicale rinascimentale della Hochschule für Künste Bremen. In programma brani di Giovanni Gabrieli (1557 – 1612) Sonata pian e forte a 8 Ch. 175 (Sacræ symphoniæ, Venezia 1597), Hieronymus Prætorius (1560 – 1629), Gloria tibi Domine a 7 (Cantiones sacræ, Hamburg 1599; Antologia 3a), Giovanni Battista Grillo (seconda metà XVI sec – 1622), Sonata seconda a 7 (Sacri concentus ac symphoniæ, Venezia 1618), Gregor Aichinger (1556ca – 1628), Qui habet mandata a 4 (Sacrarum cantionum, liber secundus, Venezia 1595; Antologie 1bc, Dum Rex gloriæ a 8 (Sacrarum cantionum, liber secundus, Venezia 1595; Antologie 1bc, 3b); Friedrich Weissensee (1560ca – 1622)
Apparuerunt apostolis a 8 (Opus melicum, Magdeburg 1602), Heinrich Schütz (1585 – 1672), Fili mi Absalon SWV 269 (Symphoniæ sacræ, Venezia 1629), Giovanni Priuli (1575ca – 1626)
Canzone in Echo a 12 (Sacrorum concentuum […] pars altera, Venezia 1619), Giovanni Bassano (1558ca – 1617ca)
Dic nobis Maria a 6 (Motetti per concerti ecclesiastici, Venezia 1598; Antologie 1bc), Melchior Vulpius (1670ca – 1615)
Pater Abraham a 6 (Cantionum sacrarum, pars prima, Jena 1602; Antologia 2b), Giovanni Gabrieli, Sonata XVIII a 14 Ch. 211 (Canzoni e sonate, Venezia 1615). (g.s.)