(di Gianni Schicchi) Evento straordinario, quello succedutosi nella basilica di San Zeno, in occasione dei festeggiamenti per il Patrono. Lo ha proposto L’Associazione Concorso Elsa Respighi APS di Verona programmando, in prima esecuzione assoluta, due lavori inediti della musicista bolognese Elsa Olivieri Sangiacomo Respighi, com’ è noto coniuge del grande compositore Ottorino.

Si è trattato della Lauda “Vergine Santa” (1942), su testi del Poliziano e della Lauda drammatica “Pianto della Madonna” (1938), su testi di Jacopone da Todi, che hanno richiesto l’intervento dell’Alter Athestis Choir diretto dal maestro Gian Luca Zoccatelli e di un ensemble strumentale (con molti elementi del Conservatorio Dall’Abaco di Verona) diretto dal maestro Antonio Segafreddo. 

Curioso l’insolito organico orchestrale usato nell’esecuzione: due pianoforti, due arpe, la celesta, alcune percussioni fra cui anche uno xilofono. Il coro polifonico a 4 voci miste, ha tradotto una vera e propria sacra rappresentazione dove i personaggi del racconto hanno interagito in maniera diretta e polifonica, incalzando il dialogo e sovrapponendosi con le melodie, talvolta in canone. 

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Elsa Respighi, dopo la morte del marito (1936), ha ripreso l’antico amore per la composizione, abbandonato solo per dedicarsi alla carriera di lui, affrontando testi sacri dal forte impatto. 

Le due delicate e trasparenti partiture proposte a San Zeno conservano infatti un linguaggio musicale moderno in linea con le aspirazioni novecentesche, unito all’antica tradizione polifonica che si traduce in una rarefatta visione mistica. Il tutto non è disgiunto da alcune ardite modulazioni impreviste che sostengono il fervore dell’invocazione alla Madonna consolatrice degli afflitti, nel linguaggio popolare antico che accomuna le Laudi del XIV secolo, ma dove anche la stessa compositrice cerca un proprio linguaggio autonomo.

Nel brano Donna del Paradiso (dal Pianto della Madonna) il dialogo tra il dolore della Madre e del Figlio (ottimi gli apporti dei soprani Giulia Semplicini e Nicoletta Briguglio e del tenore Vincenzo Di Donato) si contrappone all’incalzare interlocutorio del popolo creando uno stato emotivo di grande effetto sonoro, grazie alla particolare strumentazione utilizzata e ad un Coro dalle voci talvolta sdoppiate in Prime e Seconde partii. Notevoli ed improvvisi gli sbalzi temporali e timbrici dove le accelerazioni per accumulo strumentale caratterizzano la drammaticità della narrazione nella scena della Crocifissione, con l’insistenza dello xilofono a sottolineare la violenza dei chiodi inflitti a Gesù, a fronte della disperazione impotente della Madre.

La voce di Gesù è misurata, solenne, con la riconoscibile citazione della sequenza gregoriana “Victimae paschalis Laudes”, dove il contrasto tra la furia del popolo ed il desolato canto struggente gregoriano crea una forza simbolica di vera potenza spirituale. 

La versione manoscritta dei due brani non è mai stata eseguita in precedenza e quindi l’esecuzione in San Zeno è stata realizzata in prima assoluta. Il lavoro filologico è stato curato dalla professoressa Luisa Zecchinelli presidente dell’associazione Concorso Elsa Respighi a partire dai manoscritti depositati nell’Archivio musicale Ottorino Respighu della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

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La lucida rappresentazione di entrambe le composizioni (in apertura di concerto è stato pure proposto una Lauda per la natività del Signore di Ottorino Respighi), portata a termine dall’Alter Athestis Choir e dall’ ensemble sapientemente guidato dal maestro Antonio Segafreddo hanno testimoniato la grande fede cattolica di Elsa Respighi, compositrice quasi sconosciuta in sede concertistica. 

Agli insistiti applausi del pubblico è stato concesso come bis il finale del coro nel Pianto della Madonna, “Piangi, dolente e getta suspiri”. A precedere il dittico dedicato a Maria, sono stati recitati da Vezia Rode anche alcuni testi tratti dal volume “Agnus Dei” di Carla Collesei Billi: una sommessa meditazione sulla figura silenziosa della Madre di Gesù che parla tra sé e sé con pensieri tutti umani, consapevole del destino del Figlio.