( a.r.) Al Liceo Classico “Scipione Maffei” la scorsa settimana s’è tenuto il convegno “L’Adolescente reo: disagio, devianza e reinserimento sociale” organizzato dalla Consulta Provinciale degli Studenti.
Ad intervenire esponenti qualificati ed esperti quali il Dirigente della Squadra mobile Domenico Balsamo e il dott. Letterio Saverio Costa del COSC di Venezia e il Ten. Col. Alessia Elia della Guardia di Finanza, mentre i competenti in materia del Tribunale di Verona sono stati l’Avv. penalista Filippo Milan e la criminologa Giusy Calabrò.
I relatori hanno discusso di concetti scientifici tra cui il disagio, la condotta deviante e le fenomenologie criminali. Gli interventi hanno affrontato problematiche di attualità quali le bande giovanili e i reati informatici di cui sono vittime oppure autori i minori e la messa alla prova. A integrare i temi esposti sono stati trattati argomenti concernenti le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, in particolare gli illeciti nella produzione, commercializzazione e acquisto di beni contraffatti.

La dott.ssa Calabrò, referente dell’Area 2 “Legalità, Cyberbullismo e Politiche giovanili” dell’UAT di Verona, ha affermato che l’obiettivo formativo del convegno ha oltrepassato l’acquisizione di conoscenze in ambito preventivo per far comprendere agli uditori l’importanza dell’educazione primaria, della cooperazione istituzionale e della cittadinanza attiva. Organizzare un evento culturale come un convegno è stata per i ragazzi un’avventura ardua ma entusiasmante che ha introdotto rilevanti abilità e soft-skills nell’ambito comunicativo, relazionale e sociale.
La portata dell’evento si evince anche dalle numerose rilevanti rappresentanze veronesi, la Prefettura, il Comando Compagnia Carabinieri Caprino Veronese, l’85° RAV “Verona”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’International Police Association, Assoarma e Croce Rossa Italiana.
L’evento ha visto una nutrita e attiva partecipazione dei giovani a cui era rivolto, si è concluso coi moniti dei relatori a evitare atteggiamenti rischiosi in Rete, a contrastare il mercato della contraffazione tramite acquisti consapevoli; inoltre, a seguire modelli di riferimento positivi nella vita quotidiana e sui social. Obiettivo prioritario del convegno è stato quello di sensibilizzare anche i docenti sull’importanza della cooperazione tra mondo della scuola e quello delle forze dell’ordine sul fronte della prevenzione primaria.