(g.d.) Il sindaco di Soave, Matteo Pressi, non ha dubbi. Chi occupa e s’installa in casa d’altri dev’essere cacciato immediatamente. «La casa -dice- rappresenta un elemento centrale nella vita di chiunque. Sia come luogo di abitazione, sia come forma di investimento. Negli ultimi anni in Italia è molto aumentato il fenomeno delle occupazioni abusive degli immobili».
«A Soave, fortunatamente queste fenomeni non sono mai accaduti, ma tanti colleghi di città medio-grandi alle prese con questo problema. Una casa occupata, infatti, rappresenta una ingiustizia che colpisce in maniera gravissima il proprietario ma indirettamente tutta la collettività».

«Un fenomeno odioso, che il Governo, con l’emanazione del recente decreto sicurezza, approvato alla Camera e in queste ore al Senato per il via libera definitivo, cerca di arginare». Pressi sottolinea come spesso i malviventi occupino abusivamente le abitazioni delle persone anziane e sole, che magari, come accaduto a Verona in febbraio, erano state ricoverate in ospedale.
Il problema è stato sollevato a livello nazionale e mediatico da Mario Giordano nella sua trasmissione ‘Fuori dal coro’ ed è stato ripreso da altre trasmissioni, e anche dalla politica.
Pressi. Saltare le procedure per gli sgomberi dei ladri di case
Pressi, che è anche membro del direttivo Anci, aggiunge che «come sindaci, a livello nazionale, abbiamo chiesto al Governo un iter più rapido per consentire lo sgombero delle case e la loro restituzione ai legittimi proprietari formulando delle proposte accolte dall’esecutivo nel recente decreto sicurezza».
Le procedure per ottenere lo sgombero infatti sono molto lunghe e farraginose. Così al problema della casa occupata e spesso danneggiata, s’aggiunge quello di sopportare spese legali e lunghe attese per riottenerla.
E propio come sindaco spiega che il problema è anche dei Comuni perché «in prima battuta sono i servizi sociali comunali, oltre ai parenti, a prestare soccorso ai cittadini colpiti. Infatti, in attesa dello sgombero occorre mettere a disposizione un alloggio temporaneo per il proprietario, spesso anziano.
Con le nuove norme approvate dal Parlamento- nota Pressi- non occorrerà più attendere l’ordine del giudice per effettuare lo sgombero ma potrà procedere immediatamente e in autonomia la polizia giudiziaria, e quindi i Carabinieri, la Polizia e nelle grandi città anche la Polizia locale, senza bisogno di interpellare un magistrato». L’attesa dell’intervento del giudice, in un sistema molto lento e sovraccarico come quello degli uffici giudiziari italiani, si è spesso rivelata molto lunga, lasciando i proprietari in un limbo fatto di incertezze.
Viene così ristabilito un principio sacrosanto: quello della tutela della proprietà privata.
«Tutti noi -conclude il sindaco di Soave- sappiamo quali sono i sacrifici che stanno dietro all’acquisto di una casa. Molte persone investono la propria liquidazione o i propri risparmi in un appartamento da affittare per arrotondare il proprio reddito, com’è nella nostra cultura italiana e veneta. Vedere i propri sacrifici umiliati in questo modo non è tollerabile ed è profondamente ingiusto»