Una nuova, violenta rissa ha turbato la tranquillità del centro storico di Verona nella serata di ieri, intorno alle 22:30, in Piazza San Nicolò. Secondo le testimonianze raccolte, tra dieci e quindici giovani nordafricani sarebbero stati coinvolti in uno scontro fisico particolarmente acceso, con calci, pugni e urla che hanno allarmato i residenti. Alcuni cittadini hanno immortalato la scena con i propri cellulari, mentre una donna, affacciata alla finestra, tentava invano di placare la situazione chiedendo ai presenti di smettere.
A sollevare pubblicamente la questione è la consigliera comunale Anna Bertaia, vicepresidente del Consiglio e rappresentante della Lista Tosi, che denuncia con fermezza il grave episodio e richiama l’attenzione sulla cronica mancanza di interventi da parte dell’Amministrazione comunale. “Non si tratta di un episodio isolato — afferma Bertaia — ma dell’ennesimo segnale di una crescente escalation di violenza e degrado in una delle piazze più centrali della città. Da mesi, i residenti segnalano la presenza di baby gang, spaccio e risse frequenti, soprattutto nelle ore serali. Abbiamo portato la questione in Consiglio comunale già a febbraio, ma la Giunta ha scelto di ignorare l’emergenza”.
Secondo la consigliera, i cittadini si sono trovati costretti a ricorrere a vigilanza privata, a proprie spese, pur di tentare di contrastare un fenomeno che appare sempre più diffuso e incontrollato. Numerose le segnalazioni e i video già inoltrati alle forze dell’ordine, che documentano la situazione in atto da tempo. “Verona non è più una città sicura. I residenti del centro storico si sentono lasciati soli, senza strumenti né risposte da parte dell’Amministrazione Tommasi. E questo clima di abbandono è diventato insostenibile”, prosegue la consigliera.
Bertaia chiede provvedimenti immediati: presìdi fissi delle forze dell’ordine nelle aree più critiche, un incremento dei controlli nelle ore notturne e il coinvolgimento diretto del Prefetto e del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. “Serve il coraggio di prendere atto della realtà: Verona è fuori controllo e chi governa la città continua a voltarsi dall’altra parte. È in gioco la sicurezza dei cittadini, non possiamo più permettere che simili episodi si ripetano nel silenzio istituzionale”, conclude.
L’episodio riaccende il dibattito politico cittadino sul tema della sicurezza urbana, che si conferma centrale nel confronto tra maggioranza e opposizione.