L’europarlamentare Flavio Tosi, membro della Commissione Ambiente e rappresentante di Forza Italia – Partito Popolare Europeo (FI-PPE), lancia un duro monito alla Commissione europea contro l’obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040: “Non possiamo permetterci di mettere fuori mercato il nostro sistema produttivo inseguendo obiettivi irrealistici. Chiediamo una retromarcia.”

Tosi, intervenendo sulle nuove proposte climatiche in discussione a Bruxelles, critica l’approccio “ideologico e scollegato dalla realtà economica” di alcune politiche ambientali promosse durante la scorsa legislatura europea. “Abbiamo già sperimentato – ha dichiarato – gli effetti negativi dello stop ai motori endotermici previsto per il 2035, così come delle direttive sulle case green e sulla deforestazione. Ora si rischia di ripetere gli stessi errori con un nuovo pacchetto di misure insostenibili.”

Secondo l’eurodeputato veronese, tali politiche rischiano di minare la competitività dell’industria europea, già messa a dura prova dalla congiuntura globale: “Nel frattempo, Paesi come Cina e India continuano a muoversi in piena autonomia, e persino gli Stati Unitistanno riconsiderando gli impegni assunti in precedenza. Pretendere sacrifici solo dall’Europa significa condannare le nostre imprese a una gara senza possibilità di vittoria.”

Tosi chiede quindi alla Commissione europea un riesame dell’intera proposta, sollecitando un approccio più equilibrato e in sintonia con le reali possibilità del tessuto economico: “Non possiamo continuare a fissare paletti che poi saremo costretti a rimuovere quando ci accorgeremo dei danni arrecati. Serve buon senso. Serve ascoltare i grandi governi europei e le imprese.”