Dal decreto Infrastrutture 50 milioni per la sponda veronese del collettore del Garda. Lo annuncia la parlamentare veronese di Forza Italia Paola Boscaini.

Oggi le commissioni Trasporti e Ambiente della Camera hanno approvato, dopo il parere positivo del Governo, l’emendamento di Forza Italia contenuto nel decreto e ispirato proprio da un Ordine del Giorno di Boscaini collegato all’ultima legge di Bilancio. 

L’emendamento prevede “20 milioni di euro per il 2025 e 30 milioni di euro per il 2026 per il completamento dei lavori inerenti all’impianto idrico-fognario del collettore primario del Garda, in modo da garantire un’adeguata tutela della risorsa idrica e dell’ambiente della sponda orientale del Lago di Garda”.

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Un passo avanti per il collettore

Giovedì è prevista l’approvazione alla Camera. Ma la svolta politica si è registrata oggi con il parere positivo del Governo e il voto delle commissioni parlamentari.

Boscaini da un anno era impegnata a portare soldi per l’opera. Un lavoro portato avanti in sinergia con l’europarlamentare forzista Flavio Tosi: i due hanno avuto numerosi incontri e interlocuzioni con il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, anch’essi di Forza Italia, e i vertici di Ags (Azienda Gardesana Servizi). 

“Il collettore – dice Boscaini – è opera strategica, per l’ambiente, per i residenti e il contenimento delle loro tariffe, e per il turismo del lago di Garda, che solo nel Veronese quest’anno toccherà i 18 milioni di visitatori e che traina interi settori dell’economia del territorio. Ricordiamoci cosa è successo a Torri del Benaco un anno fa con il problema alla rete idrica, poi risolto, capiamo bene che non possiamo rischiare altri casi del genere, sia in termini di salute che d’immagine per il territorio del lago”. 

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E Gelmetti in Senato annuncia che nella legge di Bilancio 2025 sono stati individuati i fondi

Nel contempo il senatore veronese di FdI Matteo Gelmetti, della Commissione Bilancio del Senato, annuncia che “dopo un percorso articolato e condiviso le risorse per il nuovo collettore del Garda sono state ufficialmente individuate all’interno della Legge di Bilancio 2025. Un traguardo reso possibile grazie a un intenso lavoro di confronto sul territorio e a un dialogo istituzionale continuo.

“È il frutto di un impegno costante – dichiara Gelmetti – iniziato più di due anni fa con interlocuzioni dirette con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, portato avanti sempre in accordo con i 20 sindaci del territorio gardesano, con il presidente di AGS Cresco e con il direttore generale Voi. Insieme abbiamo costruito un fronte coeso, rappresentando in modo unitario le esigenze di un territorio che non può più attendere.”

Il passaggio chiave è stato il confronto con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, con il quale è stata concertata l’individuazione delle risorse. Da questo confronto è scaturito l’emendamento del relatore al provvedimento di bilancio, ovvero un emendamento espressione diretta del Governo.

“Si tratta – sottolinea Gelmetti – di un segnale politico fortissimo: il Governo riconosce la strategicità del collettore del Garda per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile dell’intero bacino. Ora serve solo completare l’iter parlamentare e dare finalmente il via a un’opera attesa da anni.”