Si arricchisce di un nuovo tassello il percorso partecipativo legato al progetto di quadruplicamento ferroviario AV/AC Verona–Fortezza, uno degli interventi infrastrutturali più rilevanti per il territorio veronese. Venerdì 11 luglio, il Consiglio della Terza Circoscrizione ha approvato all’unanimità un documento che raccoglie 57 osservazioni presentate da cittadini, comitati e realtà locali.

Il documento, elaborato in riferimento al Lotto 4 del progetto – che riguarda l’ingresso nord di Verona – è stato discusso e votato nel corso di una seduta particolarmente partecipata, a cui hanno preso parte i 12 consiglieri di maggioranza presenti.

Un lavoro corale e trasparente

Tra i temi centrali del documento figurano la tutela del Parco dell’Amicizia e delle alberature esistenti, la contrarietà all’ipotesi di accesso alla futura stazione ferroviaria da via Fratellanza e la richiesta di alternative tecniche per i cantieri e la logistica. Altri punti toccano la continuità della mobilità ciclabile e pedonale, lo sviluppo del trasporto pubblico locale sfruttando i binari storici e una maggiore trasparenza sugli espropri, gli indennizzi e le opere compensative.

“Si tratta di un lavoro serio e collettivo, nato dall’ascolto diretto di cittadini e cittadine, comitati e associazioni locali”, ha sottolineato il presidente della Circoscrizione 3^, Riccardo Olivieri. “Abbiamo scelto il confronto, non la propaganda. Fare politica significa mediare e sintetizzare, non cercare visibilità”.

Un contributo importante è arrivato anche dalle commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica, presiedute da Sergio Carollo e Marco Raineri, che hanno collaborato attivamente alla stesura del documento trasmesso questa mattina agli enti competenti.

Partecipazione e sinergia istituzionale

L’elaborazione del documento si inserisce in un percorso di confronto aperto con l’Amministrazione comunale, che – come ricordano i rappresentanti della maggioranza – ha scelto di promuovere un metodo partecipativo reale, anziché limitarsi a percorsi formali. La vice sindaca Barbara Bissoli e l’assessore Tommaso Ferrari si sono già attivati per avviare un dialogo diretto con RFI, con l’obiettivo di valutare soluzioni alternative all’uso del Parco dell’Amicizia come area di cantiere.

Un passaggio ritenuto fondamentale per tutelare uno dei principali spazi verdi del quartiere San Massimo, su cui – come evidenziano i rappresentanti della Circoscrizione – sarebbe stato possibile intervenire già nel 2022, se all’epoca fosse stato scelto un approccio più dialogico. “Purtroppo allora si preferì una conferenza stampa, invece di ascoltare i cittadini. Oggi, chi allora era nelle istituzioni, riscopre la partecipazione, ma quando poteva praticarla, non l’ha fatto”, ha dichiarato Olivieri.

Il treno come opportunità per i quartieri

L’incontro di presentazione del documento si è svolto alla presenza dei capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale – Annamaria Molino (Damiano Tommasi Sindaco), Beatrice Verzè (Traguardi), Giuseppe Rea (Verona 5 Stelle) e Michele Bresaola (PD) – oltre alla vice sindaca Bissoli.

“La linea AV/AC è un’opera di rilevanza nazionale, ma proprio per questo deve essere accompagnata da una progettazione attenta alle esigenze dei territori attraversati”, ha spiegato Beatrice Verzè. “Le osservazioni raccolte puntano a migliorare il progetto, perché ogni grande intervento deve anche rappresentare un’occasione per migliorare la vivibilità dei quartieri”.

Sulla stessa linea Michele Bresaola, che ha ricordato il ruolo strategico della nuova infrastruttura nel ridisegnare il trasporto pubblico locale. “La sfida sarà trasformare l’alta velocità in un sistema metropolitano quotidiano, capace di servire non solo le lunghe tratte, ma anche la mobilità dei cittadini veronesi”.

Per Annamaria Molino, la partecipazione non può essere un semplice passaggio burocratico, ma deve diventare un metodo di lavoro strutturato. “Ci sono criticità reali da affrontare: dall’impatto ambientale all’accessibilità sicura, fino alla tutela della mobilità dolce e alla gestione dei cantieri. Su questi temi continueremo a vigilare”.

Giuseppe Rea ha ribadito la necessità di un confronto costante con la cittadinanza: “I disagi sono inevitabili per opere pubbliche di questa portata, ma lavorare insieme significa minimizzarne l’impatto e valorizzare i benefici futuri”.

Fondamentale in questo percorso è stata anche la partecipazione diretta dei residenti di San Massimo, che hanno contribuito attivamente con una raccolta firme a sostegno delle osservazioni presentate. Un segnale di cittadinanza attiva che, come ricordano i rappresentanti della Circoscrizione, ha dato forza politica e legittimità popolare al documento approvato.

Ora il confronto con RFI e con gli enti competenti proseguirà nelle prossime fasi di progettazione, con l’obiettivo di accompagnare l’avanzamento dell’opera garantendo attenzione e rispetto per il territorio.