(di Giorgio Massignan) Secondo i dati Istat, nel 2022 sono state denunciate o arrestate 5.775 persone con l’accusa di violenza sessuale, che vanno dalle molestie allo stupro.  3.340 erano italiane e 2.435 straniere, cioè il 57,8% italiane e il 42,2 % straniere. 
Va considerato che i cittadini stranieri corrispondono a circa l’8,7% della popolazione, per cui si deduce un’incidenza maggiore da parte di persone immigrate. 
I fenomeni di violenza sessuale possono essere collegati a forme di marginalità, di devianza, di cultura e di religione. 
Nel 2021, durante il veglione di San Silvestro nella piazza del Duomo di Milano, nove ragazze vennero aggredite da gruppi di giovani nordafricani. L’anno seguente, nel corso del concertone di Capodanno sempre a Milano, giovani magrebini hanno molestato sessualmente quattro turiste belghe. 

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Questo tipo di violenza è considerato un vero e proprio rito, ed è definito Taharrush Gamea (“molestia collettiva”). Un primo cerchio di uomini isola le vittime, un secondo cerchio attende il proprio turno per agire e un terzo cerchio passa immediatamente all’azione violenta. È nato in Egitto in piazza Tahir al Cairo durante la primavera araba, per ricondurre le donne alla modestia e alla sottomissione, e poi esportato in Europa contro le donne “cristiane senza vergogna”Lo scopo è di punire gli atteggiamenti troppo liberi delle donne occidentali e affermare la propria identità islamica contro i nostri usi e costumi.

Il precedente fu il Capodanno del 2015 a Colonia, dove decine di donne furono molestate e perfino stuprate da bande di uomini di origine nordafricana. Non intervenire in tempo contro questi episodi, rischia di fare trionfare le formazioni di estrema destra in tutta Europa. Per questo si rende necessario che in Italia vengano riviste alcune leggi sulla giustizia e sulla certezza della pena che ritengo siano inadeguate. 

Reati che danneggiano chi vuole essere onesto

Personalmente non discrimino sulla base del colore della pelle o della provenienza, ma tra delinquenti e persone per bene.  Il fatto che buona parte delle aggressioni, dei crimini a scopo sessuale (esclusi quelli all’interno dei nuclei familiari), dello spaccio di droga, delle prepotenze contro i minori bullizzati e altro ancora, siano spesso provocate da magrebini di prima o seconda generazione, rimasti spesso impuniti, sta danneggiando anche gli immigrati che lavorano onestamente nel nostro paese e che rischiano di essere confusi con coloro che commettono i reati.

Con questo tipo di leggi, che non puniscono i malfattori, si rischia la giustizia fai da te, con il pericolo che avvenga una caccia indiscriminata al “marocchino” e al diverso. I delinquenti, italiani e stranieri, sanno benissimo che qui da noi possono commettere qualsiasi misfatto e non essere puniti nel modo adeguato, anzi, spesso non sono puniti affatto. È necessario modificare le leggi, perseguire nei modi idonei i colpevoli, costruire nuove carceri, più civili, che permettano una reale rieducazione e non siano scuola di delinquenza e di abbrutimento, assumere agenti di custodia ed estradare in tempi rapidi coloro che si rendono pericolosi per la nostra società.

Così come vanno perseguiti tutti coloro che sfruttano gli immigrati, pagandoli poco e in nero o avviandoli sulla strada della delinquenza. La maggioranza di coloro che arrivano da noi vuole lavorare onestamente e è un nostro preciso dovere fornire loro le condizioni e distinguerli da chi è arrivato per delinquere. La sicurezza deve essere garantita dallo Stato, in modo deciso, equo e uguale per tutti.