Ferrara di Monte Baldo si prepara ad accogliere la prima Fiera Regionale del Tartufo Veneto, in programma dal 18 al 20 luglio 2025, un evento che segna un passo importante per la promozione di un prodotto d’eccellenza legato al territorio e alla tradizione montana veneta.

L’iniziativa nasce grazie alla legge regionale approvata nel 2024 dal Consiglio del Veneto per la valorizzazione del tartufo, fortemente sostenuta dal consigliere regionale Filippo Rigo (Lega – Liga Veneta), primo firmatario della norma. «Con questa fiera – afferma Rigo – prende forma un progetto che ho appoggiato fin dall’inizio: utilizzare il tartufo come strumento concreto per lo sviluppo delle aree montane, creando nuove opportunità economiche, culturali e ambientali».

La legge regionale sul tartufo non si limita a un riconoscimento simbolico, ma prevede azioni pratiche: semplifica le procedure per la coltivazione, incentiva la ricerca scientifica e promuove la sostenibilità ambientale, contribuendo al rilancio di zone spesso penalizzate dallo spopolamento.

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Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Carla Giacomazzi, Ferrara di Monte Baldo è oggi la prima Città Veneta del Tartufo, un traguardo che apre nuove prospettive per il turismo enogastronomico e l’economia locale. «Il tartufo – ricorda Rigo – è storicamente associato ad altre regioni italiane, ma oggi anche il Veneto si sta affermando grazie al crescente numero di raccoglitori autorizzati. L’attività di cerca e cavatura, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale, rappresenta un presidio per i nostri boschi e un baluardo contro l’abbandono delle aree interne».

Il programma della fiera, promossa dal Comune insieme alla Pro Loco, Veronafiere, Veneto Agricoltura e con il patrocinio della Regione del Veneto e della Provincia di Verona, prevede degustazioni, show cooking, escursioni nei boschi, convegni e attività per famiglie, con l’obiettivo di valorizzare il tartufo come prodotto identitario e risorsa per un turismo esperienziale legato all’ambiente.

«Questa manifestazione – conclude Rigo – dimostra che quando la politica collabora con le amministrazioni locali e il mondo produttivo, si raggiungono risultati concreti. Il tartufo oggi parla veneto e può rappresentare una vera leva per il benessere e la visibilità delle nostre montagne. Il futuro delle aree interne passa da scelte coraggiose e visioni condivise, e noi continueremo su questa strada».