“Il riconoscimento ottenuto dal Museo Nicolis non premia soltanto una straordinaria collezione di veicoli storici, ma attesta il valore di un progetto culturale che ha saputo trasformare l’eredità meccanica e industriale del Novecento in un racconto vivo, accessibile e identitario. In un mondo che rischia di smarrire il senso della memoria, luoghi come questo restituiscono profondità alla modernità”.
Così il consigliere regionale veronese Tomas Piccinini, radicato nel villafranchese, dopo l’inclusione del Museo villafranchese nella classifica internazionale dalla prestigiosa pubblicazione “The Key”, che esprime orgoglio e soddisfazione, sottolineando come questo traguardo costituisca un valore aggiunto per tutto il Veneto e per la cultura del saper fare del nostro territorio.
Il fondatore del Museo Nicolis: Luciano
“Fondato nel 2000 da Luciano Nicolis, imprenditore e appassionato collezionista, il Museo si estende su oltre 6.000 m² e ospita dieci collezioni permanenti: automobili, motociclette, biciclette d’epoca, strumenti musicali, apparecchi fotografici, macchine da scrivere, volanti di Formula 1, oggetti del volo, testimonianze di design e cultura materiale. Una narrazione che coniuga competenza tecnica, rigore filologico e visione imprenditoriale. Il Nicolis – prosegue Piccinini – è una delle rare istituzioni capaci di interpretare il museo non come luogo di mera conservazione, ma come spazio dinamico di educazione, innovazione e consapevolezza. È un centro in cui si valorizzano il genio meccanico italiano, la bellezza funzionale e la memoria produttiva, offrendo al pubblico una vera e propria esperienza culturale”.
“Negli anni, il Museo ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra cui il prestigioso premio ‘Museum of the Year’ agli Historic Motoring Awards di Londra e, più recentemente, l’inserimento nell’edizione 2025 della rivista ‘The Key’, punto di riferimento per i collezionisti e le istituzioni museali più autorevoli del settore. Un risultato che si arricchisce ulteriormente con la presenza, nella medesima classifica, di Silvia Nicolis, Presidente del Museo, unica donna italiana ad essere stata selezionata tra i cento protagonisti mondiali del settore: un riconoscimento che conferma l’impegno, la passione e la visione portata avanti da Silvia e dalla sua famiglia.
Questo risultato – conclude Piccinini – è il frutto di una visione lungimirante che ha saputo coniugare cultura e impresa, radicamento nel territorio e apertura internazionale. La nostra Regione deve continuare a guardare con attenzione e grande soddisfazione realtà come il Museo Nicolis, perché costituiscono non solo presidi culturali, ma autentiche fucine di identità, ricerca e valorizzazione del nostro patrimonio immateriale”.