La tensione politica in Circoscrizione 1 si fa sempre più evidente. Dopo la bocciatura unanime dello scorso 25 giugno da parte del Consiglio circoscrizionale alla delibera sulle manutenzioni ordinarie – un piano da 200.000 euro giudicato “insufficiente” dall’opposizione – anche la nuova seduta convocata il 23 luglio si è conclusa con un nulla di fatto. A mancare, questa volta, è stato il numero legale, per via delle assenze tra i consiglieri di maggioranza della coalizione che sostiene il sindaco Damiano Tommasi.

A denunciarlo con forza sono i coordinatori cittadini dei partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Verona Domani e Fare con Tosi – che, in un comunicato congiunto, puntano il dito contro “l’incapacità della sinistra di garantire il normale funzionamento delle istituzioni” e rivendicano la propria scelta di abbandonare l’aula: «Non siamo disposti a fare da stampella a una maggioranza solo formale, ma evidentemente disunita e distante dalle reali esigenze della città».

L’opposizione ha criticato duramente l’atteggiamento dell’assessore Federico Benini, che non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione in seguito alla bocciatura del provvedimento iniziale. Il presidente della Circoscrizione, Lorenzo Dalai, aveva parlato di un “segnale politico” rivolto alla Giunta per denunciare la scarsa attenzione dedicata ai quartieri del centro storico. Ma secondo il centrodestra, la riproposizione della delibera nella seduta di luglio avrebbe rappresentato un tentativo maldestro di far passare una “mancetta” sotto la pressione di indicazioni dall’alto.

«Siamo di fronte a un’amministrazione che – accusano i coordinatori – non riesce nemmeno a garantire la presenza dei propri consiglieri, lasciando la città nel degrado. Buche, marciapiedi dissestati, sporcizia e verde pubblico abbandonato sono ormai la norma nei quartieri della Circoscrizione 1».

È già prevista una nuova convocazione del Consiglio per venerdì 7 agosto alle ore 19. Il centrodestra anticipa che continuerà a tenere una linea netta: «Non entreremo nelle beghe interne della maggioranza, ma pretendiamo serietà e responsabilità da chi ha il compito di amministrare. Le manutenzioni devono essere una priorità vera, non un atto formale, e necessitano di stanziamenti adeguati alla complessità del territorio».