(ndc) Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi lancia l’allarme sul futuro della mobilità cittadina dopo la decisione di stralciare il progetto del traforo delle Torricelle dalla programmazione infrastrutturale del Comune di Verona.
Secondo Valdegamberi, la scelta rischia di compromettere lo sviluppo della città e la qualità della vita dei cittadini: “Era un’opera attesa da decenni – spiega – con risorse già previste dall’autostrada che purtroppo sono state dirottate altrove. In molte città alpine e urbane si realizzano trafori e infrastrutture complesse, mentre Verona rimane indietro, prigioniera dell’immobilismo”.

Il consigliere sottolinea l’importanza del collegamento anche in relazione ai servizi sanitari: “Chi proviene da est e deve raggiungere gli ospedali di Borgo Trento o Negrar è costretto ad attraversare un centro congestionato, con inevitabili ricadute su traffico, tempi di percorrenza, inquinamento e qualità dell’aria”.
Valdegamberi punta il dito anche contro la mancanza di una strategia a lungo termine: “Il Pnrr offriva opportunità per finanziare opere di questo tipo, ma è mancata la volontà politica di considerare il traforo una priorità. Chiudere l’anello nord sarebbe stata la scelta più logica e lungimirante”.
Da qui l’appello a un “cambio di passo” per non perdere ulteriori occasioni e per evitare che Verona resti indietro rispetto ad altre città che stanno investendo con decisione sulle grandi opere infrastrutturali.
