Il posto di lavoro fisso, in comune o in banca, com’era una volta, non è più un obiettivo dei giovani. A Verona come nel resto d’Italia. Secondo il Randstad Workmonitor Pulse, indagine condotta in 15 Paesi tra cui il nostro, il concetto di “lavoro a vita” non rientra più nei piani della ‘Generazione Z’: solo il 17% prevede di restare per sempre nella stessa azienda, contro il 30% della Generazione X. Il 37% pensa di cambiare entro un anno, il 25% entro due.
Questa tendenza, afferma Giovanni Zanini segretario generale della Cisl Fp Verona, si riflette anche nel veronese, dove la mobilità lavorativa è in forte crescita e il pubblico impiego, un tempo rifugio sicuro, oggi fatica ad attrarre e trattenere talenti. I concorsi vanno deserti, le dimissioni aumentano, e il turnover nei Comuni è diventato strutturale.

Dal 2017 al 2023, le uscite dagli uffici comunali per motivi diversi dal pensionamento sono cresciute del 45,5%, passando da 11mila a 16mila su scala nazionale. A livello locale, il fenomeno è amplificato da una retribuzione che, nei livelli più bassi, è del 15,3% inferiore rispetto alle Regioni e del 23,2% rispetto alle agenzie fiscali.
Cisl Fp Verona, con la sua presenza radicata nel territorio veronese, intercetta questa evoluzione e propone soluzioni per rispondere alle nuove esigenze dei lavoratori. La GenZ, che rappresenta già il 23% della forza lavoro, cerca retribuzioni adeguate (42%), più ferie (24%), orari flessibili (21%) e opportunità di carriera (21%).
Nel frattempo, il pubblico impiego locale affronta una crisi di attrattività: carichi di lavoro estenuanti, difficoltà di conciliazione vita-lavoro, malattie professionali in aumento e persino episodi di aggressione da parte dell’utenza. Il risultato è un impoverimento delle competenze e della capacità di custodire il bene comune. Eppure, nonostante la riduzione del personale, gli amministratori locali, su scala nazionale, hanno saputo moltiplicare gli investimenti: da 8,3 miliardi nel 2017 a 19,1 miliardi nel 2024.
In questo contesto, Cisl Fp Verona si propone come ponte tra le nuove aspirazioni professionali e le esigenze del territorio, offrendo la propria tutela e rappresentanza capaci di valorizzare le competenze, promuovere la mobilità virtuosa e sostenere la crescita delle comunità locali.
