(o.a.) Domani 2 ottobre nei 180 ospedali che hanno aderito al flashmob ‘Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza‘ si illumineranno con le luci di torce, candele o cellulari delle decine di migliaia di sanitari che ricorderanno i nomi dei 1.677 colleghi uccisi a Gaza.
L’iniziativa è del personale delle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza, che chiede che il governo italiano “faccia pressione su Israele e interrompa accordi e forniture militari“.
“Giovedì sera – spiega il comitato promotore – accenderemo insieme, in tutta Italia, torce, lampade, lumini, candele per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e ricordare gli oltre 60 mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano, tra cui 1.677 sanitari i cui nomi ricorderemo in una lettura a staffetta tra le regioni“.
Gli organizzatori prevedono decine di migliaia di adesioni da parte dei lavoratori della sanità.
Le due reti promotrici: “Chiediamo che il governo, le Regioni, le Aziende sanitarie ed i Comuni agiscano subito, che adottino atti ed impegni formali contro il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo che sia avviato il boicottaggio immediato della azienda farmaceutica israeliana Teva. Tutti devono fare la loro parte, anche e soprattutto il Governo italiano che deve fare pressione su Israele e interrompere accordi e forniture militari”.
Appoggia l’iniziativa il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli.
