Il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza assieme ai consiglieri al Comune di Verona Gigi Pisa e Salvatore Papadia all’attacco dell’amministrazione Tommasi sulla viabilità
Bozza: “Verona è congestionata, i cantieri non sono coordinati e l’amministrazione non si pone nemmeno il problema. E non ha contezza di un fatto: tanti cittadini devono usare l’auto per necessità, mica perché sono masochisti e amano passare ore in coda”.
Viabilità. Altri 20 chilometri di ciclabili entro il 2026
In questo drammatico contesto, ha continuato Bozza, “è stupefacente venire a sapere, tra l’altro dagli amici della Fiab e non dall’amministrazione comunale, che su questo non si è mai confrontata nelle sedi opportune, che nel 2026 saranno creati 20 km di ciclabili con tanto di restringimenti ulteriori di careggiate e istituzioni di sensi unici di marcia in arterie strategiche della città come Borgo Trento e verso Parona, zone che saranno già stressate dai cantieri del Filobus che porterà un ulteriore restringimento di carreggiate per le auto in via Mameli. Il rischio è che l’anno prossimo si crei un’apocalisse della viabilità”.
Fermo restando, ha ricordato Bozza, “che il tema di fondo, quello strategico e strutturale rimane la necessità del traforo delle Torricelle, oggi non c’è un passaggio alternativo nel tratto est-nord della città”.

Sulle ciclabili, Bozza poi ha illustrato altre questioni critiche: “La pista ciclabile del Chievo dovrebbe essere interrotta nel sottopasso ferroviaria, per togliere così il semaforo a circolazione alternata che crea solo code e disagi”.
Mentre sulla nuova ciclabile che si farà da Borgo Trento-Parona “non ha senso coprire il canale di via Preare, con i cambiamenti climatici in atto e le frequenti bombe d’acqua tappare uno scolo e raccoglitore di acque piovane è come minimo azzardato”. Infine “in via Nino Bixio non ha senso restringere la carreggiata, la ciclabile la si può fare utilizzando parte dei marciapiedi, che lì sono molto larghi”.
Pisa e Papadia invece hanno annunciato di aver presentato una domanda di attualità all’assessore Ferrari per chiedere di permettere la percorrenza Ponte Aleardi in entrambe le direzioni, quantomeno durante gli orari in cui diminuiscono gli autobus in circolazione.
“Per decongestionare le code di auto che dal semaforo di Ponte Aleardi arrivano a Ponte San Francesco, sottopasso di Porta Nuova e proseguono fino a Porta Palio, mentre in centro le auto sono in fila da piazza Cittadella per tutto Stradone San Fermo, Ponte Navi, Lungadige Porta Vittoria fino a Ponte Aleardi”.
