Neanche se la sentisse. Nella conferenza stampa alla vigilia di Verona-Sassuolo Zanetti, rispondendo ai complimenti per il bel gioco della squadra, aveva detto che a lui che i suoi ragazzi giochino bene e diano spettacolo gli interessa fino a un certo punto. Quello che conta è segnare e fare punti. Poi viene tutto il resto.

E ieri al Bentegodi, dove non si vince dalla primavera scorsa, s’è replicato il copione già visto nelle ultime gare. Un Hellas bene impostato, che domina il gioco, elegante e che crea numerose occasioni da gol, ma che poi non realizza. Per tutto il 1° tempo è stato un assedio al Sassuolo che quasi non ha toccato palla se non per qualche contropiede. Ma senza concludere.

La ripresa è andata meno bene perché gli ospiti, sfruttando anche la stanchezza del Verona, hanno iniziato a rispondere ed al 71° sono passati in vantaggio con un rigore provocata dall’ottimo Serdar. Montipò riesce a parare il tiro centrale di Pinamonti, che però riesce a prendere la resina e a segnare. Poi il resto non conta. Un rigore negato all’hellas nel 1° tempo dopo l’intervento del Var avrebbe potuto essere l’episodio che cambiava il corso delle cose. Ma tant’è. 0 punti e sconfitta casalinga con una diretta concorrente per la salvezza.

Bravissimi finché si vuole i nostri attaccanti, riforniti in continuazione da un centrocampo di tutto rispetto. Ma se poi sbagliano la conclusione…è come non ci fossero. Proprio come diceva Zanetti.