Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai neanche un giorno. Quanta verità c’è in questo detto. Ma non sempre uno può fare un lavoro che olimpiache. Anzi, secondo uno studio della Cgia di Mestre basato su dati di Des-Istat è solo il 51% degli italiani, cale a dire 12,2 milioni che dichiara di amare ill proprio lavoro. Il che significa che il restante 49% fa un lavoro che non gli piace, ossia lavora per forza, perché gli tocca. E da qui ne discende tutta una serie di conseguenze: dalla maggior fatica alla minor resa.

Secondo questa statistica i lavoratori più felici di quel che fanno sono in Val d’Aosta, il 61,7%, e nelle province di Trento, il 61,1% e si Bolzano, il 60,5%. Che sia l’aria nei montagna? Non solo.
Pare sia determinante la ridotta dimensione delle imprese e delle loro sedi, il che implica minori difficoltà di raggiungere il luogo di lavoro.
Il Veneto è al 13° posto con livello di soddisfazione pari al 52,3%. La media italiana ed del 51,7%.
Inoltre, noita la Cgia, “le piccole imprese oltre a svolgere un ruolo fondamentale nella conservazione della cultura e delle tradizioni locali, promuovono l’identità culturale delle comunità coinvolte, valorizzando i lavoratori che si sentono i principali protagonisti di questo successo”.
Anche in questa classifica è sempre il Sud a mostrare condizioni di disagio e insoddisfazione. In Calabria ama il proprio lavoro solo il 43,8 %, in Basilicata il 42,3 % e in Campania il 41,2 (681mila) .
