E ci ricorda la Verona che non dobbiamo perdere

(Simone Vesentini *) Dal 10 al 12 ottobre Verona torna a essere una grande galleria a cielo aperto. Con la sua 20ª edizione, ArtVerona conferma il ruolo di punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea in Italia e lo fa espandendosi oltre Veronafiere, abbracciando gli spazi dei Musei Civici e numerosi luoghi simbolo della città.

Da Palazzo Forti che riapre al pubblico dopo anni, alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, fino al Museo Lapidario Maffeiano, al Museo di Storia Naturale, alla Rondella delle Boccare, a Santa Marta e persino alle piazze cittadine: un percorso diffuso di mostre, installazioni e performance che trasformerà gli spazi urbani in tanti palcoscenici dell’arte contemporanea.
Una scelta che porterà in città 143 gallerie d’arte e un ricco palinsesto di eventi, pensati per rendere l’arte accessibile, viva e partecipata. 

Con ArtVerona una grande galleria a cielo aperto

Dietro a questa rinnovata energia culturale, non si può ignorare una riflessione più profonda.
Verona è città d’arte da ben prima delle fiere e dei musei: la sua anima creativa viveva nelle botteghe storiche, nei laboratori artigiani, nei piccoli atelier che punteggiavano il centro storico. Negli anni ’60 se ne contavano centinaia solo entro le mura cittadine — orafi, ceramisti, corniciai, restauratori, incisori. Oggi ne restano poche decine, spesso nascoste, tenute in vita da mani esperte e appassionate che resistono all’omologazione del commercio moderno. 

Ogni loro serranda che si abbassa non è solo una perdita economica: è una ferita culturale.
ArtVerona ci ricorda che la bellezza non vive solo nei musei ma anche nei gesti quotidiani di chi crea, cucina, ed accoglie.
La cucina stessa infatti, come l’arte, nasce dall’intuizione e dall’equilibrio: un piatto ben costruito, come un quadro, racconta un territorio, un’idea, una memoria. 

Le osterie, le botteghe storiche, i laboratori artigiani e i produttori locali sono tutti tasselli dello stesso mosaico che rende Verona viva e riconoscibile nel mondo. Perché la vera arte, come la vera Verona, non nasce solo dall’innovazione ma dalla capacità di non dimenticare le proprie radici.

*ristoratore referente Fiepet Confesercenti Verona