gressioneUn’altra aggressione al personale sanitari si è verificata mercoledì sera al sevizio Psichiatrico di Borgo Trento. Un tossicodipendente ha sfasciato un ambulatorio del reparto, scardinando una porta, scagliando sedie, rovesciando scrivanie e computer. Un’infermiera è rimasta lievemente ferita.

La sua fuga non è stata ostacolata nemmeno dalle spranghe con cui è stata rinforzata la porta di accesso all’unità ospedaliera, che è stata scardinata a furia di calci.

Nei primi 6 mesi del 2025 le aggressioni in tutto il polo ospedaliero sono state 82 di cui 16 di tipo fisco, 25 di tipo fisico e verbale e 38 solo verbali, con l’apertura di 13 infortuni. Nel 2024 le aggressioni sono state in totale 196 con l’apertura di 23 infortuni, in crescita rispetto alle 182 del 2023 (14 infortuni) e le 142 del 2022 (3 infortuni).

Aggressione SPDC1 2

“Questo episodio- ricorda il segretario generale Fp Cgil Verona Antonio De Pasquale, l’ennesimo, va oltre i normali rischi del mestiere, dal momento che si tratta di un soggetto recidivo, che va dentro e fuori dal reparto ormai da tempo, mettendo spesso in atto condotte simili. Non è stato fermato nemmeno dalla nuova legge che inasprisce le condanne per le aggressioni ai danni dei sanitari, la quale evidentemente non viene applicata”.
E aggiunge: “mentre si continuano a sbandierare interventi straordinari, tra queste persone si rafforza un devastante senso di impunità”.

“A giorni è atteso l’avvio nei pronti soccorso della sperimentazione dei nuovi dispositivi anti-aggressione, che noi della Fp Cgil abbiamo chiesto di estendere anche alle Spdc (le psichiatrie), alle Rems (Residenza sanitaria per l’attuazione delle misure di sicurezza) e ai Csm (Centri salute mentale)” ricorda il responsabile Sanità della Fp Cgil Simone Mazza.

“Tuttavia il problema delle aggressioni è più strutturale, riguardando la mancata presa in carico del disagio sul territorio e la concentrazione dei casi più gravi sulla rete ospedaliera”.

rinforzo porta