Quando la qualità chiede squadra
(Simone Vesentini*) È partita il 18 ottobre la Festa del Marrone di San Zeno di Montagna, che fino al 2 novembre animerà il comune del Baldo con profumi di brace, mercatini e piatti d’autunno.
Un appuntamento che celebra un frutto prezioso il Marrone di San Zeno DOP e, con lui, il senso profondo di tutte le piccole DOP italiane: produzioni autentiche e spesso familiari che tengono viva la memoria di un territorio.

Come molte DOP di nicchia, anche quella del marrone veronese affronta la sfida di restare sostenibile in un mercato che chiede quantità e regolarità.
Le piccole DOP nascono da filiere minime, raccolti stagionali e lavorazioni artigianali, lontane dai numeri dei grandi consorzi come il Parmigiano o il Prosciutto di Parma.
Per la grande distribuzione sono quindi prodotti troppo ”limitanti”: costosi da raccontare e difficili da veicolare sul mercato.
Ció che per il mercato di massa è un limite, per la ristorazione puó diventare invece valore: i ristoranti più attenti trovano qui la possibilità di distinguersi e di raccontare i sapori della Verona più autentica.
Eppure, anche la passione ha bisogno di organizzazione. Perché un’eccellenza per restare sul mercato deve essere reperibile e distribuita tramite un sistema condiviso tra produttori, istituzioni e chi li utilizza.
Solo così la tutela dei prodotti locali potrà davvero arrivare alle tavole, trasformandosi da simbolo a racconto, da marchio a emozione.
*ristoratore e referente Fiepet Confesercenti
