Attenzione ad utilizzare l’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Meglio l’occhio clinico di un medico e la sua professionalità, perché in circa il 70% dei casi dà risposte sbagliate. Risulta da uno studio pubblicato sull’ European Journal of Pathology.
Sono stati posti a Chat GPT 200 quesiti clinici. Le risposte giuste sono state solo il 32,1% e nel 70% ha dato riferimenti di letteratura inesatti e nel 30% addirittura inesistenti.
L’intelligenza artificiale non sostituisce il medico
E’ quindi necessario essere molto cauti nell’introdurre questi strumenti tecnologici nella pratica clinica, perché una diagnosi sbagliata può provocare dei danni.
Se questo vale per l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale da parte del personale sanitario, diventa ancora più pericoloso per coloro che, non essendo medici, vi ricorrono per l’autodiagnosi o l’automedicazione.
La figura del medico rimane quindi essenziale e non sostituibile.
