(A.P.) Caerphilly è una cittadina gallese di 30.000 abitanti, famosa per un grande castello meta di molto turismo, il secondo per dimensioni del Regno Unito. Produce un tipo di formaggio noto come Caerphilly, molto particolare. Un altro suo punto di tipicità è che da 117 anni la sinistra ha vinto tutte le elezioni fin qui tenute. Ma le cose sono cambiate oggi e la sinistra britannica oggi si è svegliata molto male.

I nazionalisti gallesi hanno conquistato quasi la metà dei voti nelle elezioni suppletive ottenendo una vittoria schiacciante in un collegio elettorale sempre conquistato dal Partito Laburista. Il candidato del partito Lindsay Whittle ha ottenuto il 47,4% dei voti, mentre Llyr Powell di Reform UK (il partito di Nigel Farage) ha ottenuto il 36% e Richard Tunnicliffe del Labour un misero 11%. Come previsto, i Conservatori, i Verdi e i Liberal Democratici hanno perso tutti i loro voti. L’affluenza alle urne è stata eccezionalmente alta per una corsa al Senedd (il parlamento gallese): il 50,4% alle elezioni suppletive, nonostante le condizioni meteorologiche avverse nel giorno delle votazioni. Caerphilly è dunque un inquietante presagio per le elezioni parlamentari gallesi del prossimo maggio.

Fin dagli anni ’20, la sinistra ha sempre vinto tutte le elezioni generali e regionali, ma ora, sotto la guida di Keir Starmer, sono finiti terzi. A Caerphilly i loro voti si sono “sciolti come neve al sole”, secondo le parole di un attivista. Si tratta, secondo Sir John Curtice, del “più grande calo che la sinistra abbia mai subito in un’elezione suppletiva in Galles”. Il popolo britannico è stanco del woke, della immigrazione selvaggia e del fatto che basta passeggiare per strada con una bandiara britannica per essere fermati dalla polizia.
